“Un numero 5 con i piedi da attaccante”. Così è stato definito Christian Oliva. Soprannome? Totò. Tradotto: corsa, aggressività e un tocco di palla raffinato. Un centrocampista completo dunque, quello che si appresta ad approdare al Cagliari. Correre e recuperar palloni è sempre stato quello che sa fare meglio. La “vita da mediano” cantata da Ligabue lui l’ha cominciata a vivere qualche anno fa. Ma a differenza di altri, i “piedi buoni” ce li ha eccome.
Oliva è cresciuto nel Nacional ma ha sempre sognato di giocare in Europa, visto come un approdo e un traguardo da raggiungere nel più breve tempo possibile. A 22 anni è arrivata la chiamata che aspettava e a cui non poteva dire di no: "Sono triste nel lasciare il Nacional, però è una grande opportunità per la mia carriera. Tutti vogliono giocare in Europa. In passato ho avuto altre offerte, ma le avevo rifiutate. Questa era buona e non potevo lasciarmela sfuggire”. Il sogno europeo esce dunque dal cassetto e si concretizza grazie a una società che crede fortemente in lui.
Il Cagliari si conferma trampolino di lancio per molti giovani talenti. E chissà che l’accordo sfumato all’ultimo con Nandez e la successiva scelta di puntare su Oliva non porti bene al Cagliari per il proseguo del campionato. Intanto sul talento uruguagio avevano posato già gli occhi diversi club europei, specialmente spagnoli, che sono sempre molto abili a portare giovani promesse sudamericane nella Liga.
Centrocampista duttile, dinamico e tatticamente molto intelligente, Oliva fa dell’esplosività e dell’aggressività le sue armi migliori. E’ uno di quei giocatori che ognuno vorrebbe avere in squadra. Di quelli che non mollano mai e sono sempre pronti ad aiutarti. E’ stato spesso accostato ad Allan o Kantè per il suo modo di giocare. Specialmente con quest’ultimo le somiglianze si notano soprattutto nelle movenze e nella rapidità nel recuperar palla, anche se da questa prima stagione ai massimi livelli in Uruguay Totò sembra avere piedi più educati del francese del Chelsea.
Il nuovo giocatore del Cagliari ha cominciato a giocare a calcio nelle squadre giovanili del Nacional di Montevideo, dove è entrato poco più che bambino. A inizio 2018 entra in pianta stabile in prima squadra e fa il suo esordio da titolare nella Copa Libertadores, nella partita vinta per 1 a 0 contro la Chapecoense. La sua prestazione di qualità e quantità in mezzo al campo convince Medina a schierarlo dall’inizio anche nelle successive partite.
Il primo gol in campionato invece arriva il 15 Aprile dello stesso anno, nella partita del torneo di apertura in Uruguay vinta per 1 a 0 contro i Boston River. Da allora non si è più fermato e ha giocato tutte le partite dal primo minuto. Un metronomo instancabile. Un calciatore che dona linfa vitale anche a chi gioca vicino a lui. A fine 2018 ha collezionato 43 presenze e 3 gol con il Nacional.
Di Riccardo Despali