"Ho dovuto aspettare tanto per questo record, ma non è stato un problema. In questo momento ci stiamo giocando tanto, è una fase delicata e la pressione che sentivo era solo sulla partita. Ora sono felicissimo, ma prima il pensiero del record non mi toccava". E sono 648 le presenze di Gianluigi Buffon in Serie A: nessuno come lui.
Buffon, record di presenze in Serie A: la top 10 | FOTO
Ai microfoni di SkySport, il portiere bianconero dopo la vittoria nel derby di Torino, ha commentato il record, ha brevemente ricordato i primi tempi e ha parlato del futuro: "Agli esordi ero più spensierato e scanzonato, avevo tantissimi sogni e sulla spinta di quell'approccio alla vita sono arrivato qui, non accontentandomi mai. Battere il record di presenze con la Juve di Del Piero non è uno dei miei obiettivi, non sto giocando per queste cose perché due anni fa avevo praticamente smesso. Poi è arrivato il PSG e, successivamente, la possibilità di rientrare qui e di stare bene. Mi accorgo che se ho le motivazioni giuste qualche partita la posso fare senza problemi dando ottime risposte".
Record d'Europa: chi come Buffon nei campionati esteri? FOTO
"Almeno fino a 43 anni ci sarò, ma da quando ho compiuto i 40 ragiono mese per mese. Devo monitorare la situazione e devo essere sempre pronto a fare un passo indietro quando manca l'elemento principale, cioè la capacità di giocare al top. Quando sarò consapevole di essere arrivato a questo punto, sarò io stesso a decidere di farmi da parte.
Finché ci saranno le motivazioni e lo stato di forma è giusto continuare perché non c'è nulla che mi renda più felice di giocare certe partite. Rimpianti Champions? Alla fine ronza sempre nella testa, è inevitabile. Ci sono andato vicino talmente tante volte che non averla acchiappata per le orecchie è un dispiacere. Ma da certi dispiaceri ho trovato la forza per non arrendermi e la spiegazione che mi do a certe serate tristi è anche questa".