Novantaquattro giorni. Tanta è durata l'attesa del Brescia per riassaporare la Serie B. Dal Cosenza al Cosenza, da quel play-out perso in casa al ritorno in seconda serie da riammessa, dopo l'esclusione dal campionato della Reggina al termine di una lunghissima estate. Stesso avversario di tre mesi fa, ma esito diverso nel silenzio del "Rigamonti", a porte chiuse (e lo sarà anche contro il Venezia il 23 settembre) per la squalifica inflitta dopo i disordini di quella partita che sanciva la (momentanea) retrocessione.
È bastato un gol di Bjarnason alla squadra di Gastaldello per iniziare il campionato con il piede giusto. Tre punti importanti per un Brescia ancora in fase di costruzione (il mercato per i lombardi è aperto in deroga fino all'8 settembre) e che fino a pochi giorni fa non sapeva in quale categoria avrebbe giocato.
Un ritorno in Serie B segnato dal Vichingo Birkir, tornato all'ombra del Rigamonti due anni dopo l'addio nell'estate 2021. Due stagioni con la valigia in mano tra Turchia (Adana Demirspor) e Norvegia (Viking) prima del rientro in Italia. E non poteva esserci inizio migliore per un giocatore che ben conosce il calcio italiano e che, in maglia biancazzurra, ha già segnato sei gol in una stagione. Ripetersi quest'anno? Possibile.
Per il Brescia non poteva esserci inizio migliore in un campionato che, giocoforza, sarà in salita visto che nelle prossime settimane dovrà recuperare tre partite, contro Modena, Palermo e Sudtirol. Una maratona per gli uomini di Gastaldello che, intanto, hanno messo il primo tassello di un nuovo inizio.