Presente in Spagna - al Celta Vigo - ma passato importante in Italia e Inghilterra: Rafa Benitez ha parlato della sfida di UEFA Europa League tra Liverpool e Atalanta. Lo spagnolo, che proprio con i Reds ha vinto una UEFA Champions League nel 2004/05, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport.
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Liverpool-Atalanta, le parole di Rafa Benitez
L'allenatore spagnolo ha parlato di Liverpool-Atalanta: "Credo che sarà una partita piena d'intensità. Ho visto un paio di partite e l'Atalanta va un po' in difficoltà quando l'altra squadra pressa con intensità. Credo che sarà più o meno così. Il Liverpool però potrebbe lasciare un po' di spazio".
Rafa Benitez ha poi parlato delle possibilità di qualificazione dell'Atalanta: "La difficoltà è alta, però possono farcela. L'Atalanta gioca molto bene, hanno la possibilità di far male nelle ripartenze, anche se il Liverpool è molto forte. Dobbiamo vedere chi gioca, però hanno la motivazioni per vincere la partita e andare in fondo in Europa League".
L'allenatore spagnolo ha poi commentato il ciclo di Gian Piero Gasperini a Bergamo: "È un allenatore intelligente che sa cosa fa. Quando una squadra e una società hanno idee chiare, è più facile per un allenatore lavorare bene. Società intelligente: ha dato subito la fiducia al proprio allenatore. Gasperini? Ha un vantaggio, lavorare da diversi anni con gli stessi giocatori. È un uomo che conosce calcio e giocatori, riesce a esprimere il meglio".
Rafa Benitez ha poi parlato del Liverpool: "Klopp proverà a usare la pressione di Anfield per essere aggressivo. Il Liverpool potrebbe essere distratto, visto che si sta giocando il campionato". Poi un commento su Anfield: "L'inno viene mandato al momento dell'uscita della squadra avversaria per mettere paura. Credo che l'Atalanta abbia l'esperienza per gestire la pressione, ma sarà difficile".
Infine ammette: "Devo tifare per il Liverpool. L'Atalanta però mi piace, è una società che sta facendo bene da tanti anni. Non è una società che arriva e perde la testa, ma sa cosa fare. Ritorno in Italia? Chi lo sa...".