Giovani affamati e ambizione, il ds Foggia: “Ecco il Benevento 2.0”
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Data: 02/08/2022 -

Giovani affamati e ambizione, il ds Foggia: “Ecco il Benevento 2.0”

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La nostra intervista al direttore sportivo del Benevento, Pasquale Foggia
La nostra intervista al direttore sportivo del Benevento, Pasquale Foggia

Giovani promettenti, rinnovata ambizione e progettualità: ecco il Benevento 2.0. Dopo un’annata importante, che ha visto la società del presidente Vigorito in lotta per la Serie A fino alle ultimissime giornate e poi nei playoff con l’eliminazione in semifinale, la ripartenza. Continuità tecnica con la logica riconferma di Fabio Caserta in panchina e Pasquale Foggia nel ruolo di direttore sportivo, ma diversi cambiamenti in organico: via Lapadula, le probabili uscite di Barba e Ionita e l’arrivo di profili emergenti come El Kaouakibi (’98), Koutsoupias (’01), Karic (’99) e Capellini (’00) fino a Nino La Gumina…

Sarà un nuovo inizio! Un progetto triennale nel corso del quale sono convinto che ci toglieremo belle soddisfazioni…”. Pensieri e parole del ds Pasquale Foggia. Idee chiare, progettualità e ambizione, d’altronde con un presidente come Vigorito non potrebbe essere altrimenti… “Assolutamente sì, con il pres vogliamo allestire un Benevento 2.0 costruendo una base solida, duratura e dando spazio a tanti ragazzi giovani. E anche con mister Caserta siamo in piena sintonia, gioca un calcio moderno, dinamico, funzionale al nuovo corso”.

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Ne sono già arrivati diversi di under molto interessanti, ma potrebbe non esser finita qui l’opera di ringiovanimento della rosa… “Vediamo, il mercato è ancora molto lungo. Al momento – spiega Foggia – la rosa è completa in ogni reparto, ma sicuramente qualora riuscissimo ad incastrare altre cessioni, faremo altre operazioni in entrata nel rispetto delle linee-guida che ci siamo prefissi con presidente e allenatore. Giocatori motivati, che abbiano voglia di correre e di mettersi in mostra…”.

Dopo un mese di lavoro, si respira un’aria nuova a Benevento. Più di seimila abbonamenti, la ritrovata compattezza con la tifoseria e una squadra che giorno dopo giorno assimila sempre di più i diktat tattici di Caserta… Le sensazioni sono molto positive e voglio ringraziare i tifosi perché li stiamo sentendo davvero vicini. Loro sono fondamentali, se il Vigorito torna ad essere il ‘dodicesimo uomo’ e lo stadio si presta perfettamente a ciò, possiamo davvero far paura a chiunque…”.

 

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Ripartire insieme. Ritrovare quell’unione che ha rappresentato un fattore essenziale, determinante nella storia recente del club con le due promozioni in Serie A… “Perdere uno come Vigorito sarebbe stato davvero da stupidi. Il pres è una persona che fa ancora calcio alla vecchia maniera, un romantico, un innamorato dello sport e di Benevento. La città deve tenerselo stretto. E il movimento tutto in generale. Ora è stato eletto a vicepresidente della Lega B e sono sicuro che darà un contributo importantissimo…”.

Un doveroso salto indietro. Ai mesi scorsi, alla contestazione, all’idea del pres – poi per fortuna rientrata – di abbandonare tutto… “Facciamo chiarezza perché le cose vanno sempre analizzate a trecentosessanta gradi. In Italia, purtroppo, abbiamo la cultura di vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto e, in generale, di criticare tanto per farlo. Nella testa di qualcuno l’anno scorso dovevamo vincere per forza, solo perché avevamo grandi nomi. Senza considerare innanzitutto il livello del campionato, con tante squadre che hanno speso più di noi e che hanno fatto anche molto peggio e in secondo luogo quale fosse il punto di partenza. Venivamo da una retrocessione sanguinosa, con tanti nostri calciatori che erano convinti fino a qualche mese prima di giocare in A e che poi sia per vicissitudini di campo sia per situazioni di mercato sono dovuti rimanere con noi".

 

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"Siamo stati per tutto l’anno nelle primissime posizioni, ci siamo giocati la Serie A fino all’ultimo sia in regular season sia al playoff, dove siamo usciti solo per il peggior posizionamento in classifica. A gennaio eravamo secondi con tutte le difficoltà del caso, penso soprattutto alla situazione Lapadula, che fin lì era stato il nostro capocannoniere. Abbiamo fatto il massimo, come sempre ed è ingiusto parlare di fallimento, significa sconfessare i numeri…”.

Una precisazione doverosa quella del direttore sportivo Pasquale Foggia, che ora guarda avantiRagioniamo step by step, senza porci obiettivi o limiti. Godiamoci questo campionato che per le piazze che ci sono sarà stupendo e ritroviamo quella serenità che può farci arrivare lontano. Siamo ben consapevoli dei nostri valori…”.

Riparte da qui il Benevento, dalla consapevolezza di poter fare cose importanti, dalla voglia di essere ancora protagonista. Con Foggia-Caserta… e Forte? “Ci sono state tante voci di mercato su Francesco sì, ma per noi è un giocatore importantissimo e ci puntiamo molto tant’è che abbiamo rifiutato già alcune proposte. Se poi dovesse arrivare l’offerta della vita sia per lui che per il Benevento, si vedrà, ma ripeto noi siamo felicissimi di averlo con noi”.

Il mercato è ancora molto lungo, l’inizio di campionato (Benevento-Cosenza), dietro l’angolo e la Strega vuol tornare, anzi continuare a volare...

 



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