Dopo la rivoluzione avvenuta in seguito alla vittoria dell'undicesimo campionato consecutivo che ha portato all'esonero di Kahn e Salihamidzic, il presidente del Bayern Monaco Herbet Hainer e il nuovo amministratore delegato Jan-Christian Dreesen (leggi qui la sua storia) hanno spiegato in conferenza stampa il motivo delle scelta presa.
Bayern Monaco, la conferenza stampa di Hainer e Dreesen
Il presidente Hainer ha subito spiegato il motivo della promozione di Dreesen: "Abbiamo visto segnali di avvertimento, sia dentro che fuori dal campo. Il Bayern voleva un 'riavvio'. Ecco perché Jan-Christian Dreesen è stato promosso come amministratore delegato e per questo sono molto felice perché è un fattore di sicurezza e stabilità. Avrà un contratto di due anni. I giocatori non sono stati informati in anticipo della separazione, è stata una 'decisione consapevole' e concordata con l'allenatore Tuchel, in modo che rimanessero concentrati solo sul campionato. E ha funzionato (ride ndr.)".
Dreesen, poi, ha esordito così: "Kahn e Salihamidzic sono stati informati della decisione giovedì. Ha funzionato molto bene con Hasan, che ha deciso di salutare personalmente la squadra, mentre la conversazione con Oliver purtroppo non è andata così bene ma è stata molto emozionante. Non è stato possibile concordare una separazione amichevole con Kahn. Pertanto, è stato deciso che sarebbe stato licenziato nell'ambito del consiglio di sorveglianza in una riunione virtuale. Non c'è mai un momento giusto per una simile separazione".
Per concludere, è arrivata la conferma di Tuchel prima e il possibile ritorno di Karl-Heinz Rummenigge. "Siamo assolutamente convinti di Tuchel che è uno dei migliori allenatori in Europa, ho parlato con lui venerdì e ha capito la situazione. Ha fatto un ottimo lavori ricoprendo diversi ruoli, non vedo il motivo per cui non dovrebbe continuare con noi...", ha dichiarato Hainer che poi ha concluso: "Martedì si deciderà se Rummenigge tornerà nel consiglio di sorveglianza".