Non è Wal-dipendenza ma mai come in questo primo mese e mezzo di partite ufficiali Cheddira e il Bari fanno rima. Nella vittoria per 1-0 a Cosenza, ottenuta con il supporto di 1160 tifosi ospiti e in un pomeriggio torrido (34 gradi al fischio d'inizio), la firma è ancora dell'attaccante italo-marocchino. Questa volta con una specialità non ancora esibita in stagione: colpo di testa in torsione su invito da sinistra di Ricci nel terzo minuto di recupero del primo tempo.
Risultato? Matosevic superato, Bari di nuovo vittorioso in trasferta e Wal che festeggia mettendo nel mirino i suoi sogni e mimando delle lenti sugli occhi. Come per dire: ma avete visto cosa sto combinando?
Cheddira, che numeri: la sua firma in 13 gol su 16 del Bari
Domanda lecita, scorrendo i numeri di questo giocatore passato per il Parma - senza mai giocarci - e prestato negli anni a Lecco, Arezzo e Mantova. Fino a luglio del del 2021, momento in cui il ds Polito e l'allenatore Mignani hanno creduto in lui. Affare definito in prestito, annata chiusa con 7 reti e 4 assist in 39 presenze e un'estate in attesa. Del riscatto del cartellino, ottenuto con una spesa di 150mila euro più il 50% sulla rivendita garantito al club emiliano. Il suo valore in poche settimane è già aumentato esponenzialmente.
Merito della sua capacità di mettere la firma su 13 dei 16 gol realizzati dal Bari 2022/23 sin qui: 9 sono i gol - cinque in Coppa Italia, quattro consecutivi in campionato - due gli assist (per Folorunsho a Parma e Antenucci contro la Spal), a cui sommare un rigore procurato al Tardini e l'iniziativa valsa l'1-1 di Folorunsho in Coppa a Verona. Percentuale dell'80% di presenza nelle reti biancorosse. Niente male per un esordiente in Serie B.
E ora il Marocco
Ora Wal attende che il sogno di mezza estate diventi realtà: già, perché la preconvocazione del Marocco deve solo trasformarsi in chiamata per le amichevoli di fine settembre contro Cile e Paraguay, in programma a Barcellona. E tutto lascia pensare che quel volo per la Spagna Wal, nato a Loreto da genitori marocchini, lo prenderà.
Con quel sorriso che lo accompagna da sempre sul campo: «Siamo contenti di aver puntato su di lui - ammetterà Mignani al fischio finale - ha preso sicurezza, sta bene, ha qualche spazio in più. Wal è predisposto a crescere». E a immortalare questi momenti, come fatto in uno scatto postato sui social del Bari.
Mignani, operazione riscatto riuscita
E poi c'è Mignani. Che alla vigilia aveva ammonito sulla fiducia nella sua difesa («Se si prendono gol è per responsabilità di tutta la squadra») e che ritrova il clean sheet - prima volta in questo campionato - in un pomeriggio che sa di riscatto: lo 0-1 del San Vito-Marulla è infatti un risarcimento almeno parziale di un ko incassato contro i calabresi più di quattro anni fa. Il 16 giugno del 2018, quando allenava il Siena, proprio il Cosenza sul neutro di Pescara superò i toscani per 3-1 in finale playoff di Serie C strappando il pass promozione ai bianconeri.
«Ora però conta il presente» aveva detto presentando la partita. E il presente coincide con il sorpasso in classifica sulla squadra di Dionigi, l'ingresso in zona playoff e il titolo di squadra ancora imbattuta. Per un allenatore alla prima volta in B, tanti motivi per sorridere.