E se fosse addirittura più bello così? La domanda sarà venuta spontanea ai quasi 12mila spettatori che hanno deciso di sacrificare il mare, sfidare i 32 gradi sulla colonnina di mercurio e vestire a festa il San Nicola per la prima sfida interna del nuovo Bari in Serie D.
La Sancataldese di Giuseppe Mascara non ha fatto da sparring partner, ma il 4-1 finale attesta la superiorità tecnica e tattica della squadra allestita da Luigi De Laurentiis (oggi in tribuna), nonostante una condizione fisica da perfezionare, come ammesso da Giovanni Cornacchini nel postpartita: “Abbiamo giocatori che hanno qualità e possono deciderla in ogni momento, stiamo lavorando da poco tempo insieme e cresceremo ancora tanto. Che bello però festeggiare davanti a questo pubblico”, ha dichiarato l'allenatore.
Un tifo esaltato dalla doppietta di Neglia (“La dedico ai miei amici che oggi erano qui allo stadio, è bello vedere come questo sport sappia regalare entusiasmo e felicità a tanta gente” spiegherà al fischio finale), generata da due invenzioni di Floriano e concretizzata in un tap in da posizione complicata e da una conclusione a giro, dal centro dello stesso numero 7 ex Foggia in slalom gigante su Franza in uscita e dal poker del giovanissimo Piovanello, intervallati dal rigore di Ficarrotta.
Centro del provvisorio 3-1, vano per guastare la festa di un popolo che ha somatizzato il trauma del fallimento e ha offerto uno scenario degno della serie B per il ritorno del calcio giocato a Bari a oltre 4 mesi dall'ultima volta (Bari-Carpi 2-0, 18 maggio 2018). Fino alla fine, fino alla corsa dell'intera squadra sotto la curva.
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