Balotelli: “Voglio restare a Brescia, dopo Verona niente razzismo”
Dopo due settimane di astinenza, Mario Balotelli è tornato al gol contro il Parma. La sua rete ha illuso il Brescia, raggiunto poi nel finale di partita da Grassi che ha fissato il risultato sull’1-1 definitivo. L’attaccante ha rilasciato una bella intervista ai microfoni di Sky Sport: “Mi sono trovato bene fin da subito qui, non saremo la Juventus ma la qualità non manca: rimanendo uniti, i risultati arriveranno. Pensavo di essere un po’ più in alto in classifica, ma non è un problema, ci salveremo sicuramente prima della fine del campionato”.
“A Babbo Natale chiedo la salute mia e della mia famiglia. Voglio rimanere a Brescia a meno che il presidente non mi voglia più. Ma ho tutte le intenzioni di restare. Sono a casa, mi serviva un anno un po’ più tranquillo. Voglio segnare tanto, sono stato anche sfortunato quest’anno, tra pali e occasioni sprecate. Spero non sia ancora così”.
“Personalmente non mi aspettavo che venisse esonerato Corini, ma è una decisione del presidente e va rispettata. L’allontanamento dall’allenamento? Per Grosso non stavo mettendo intensità, mi disse che mi potevo anche fermare e dicendomi di andarmene. Ora comunque mi sto allenando meglio rispetto a quando ero più giovane. Non sono al 100%, ma forse a quello ci arriva solo Cristiano Ronaldo”.
“Dopo i fatti di Verona non ho più riscontrato situazioni simili. Devo dire che però non ho nulla contro quella città, allo stadio solo pochi scemi fecero degli ululati, il resto del pubblico si comportò bene. Riva? Abbiamo sempre avuto un buon rapporto, mi dava consigli su come calciare e mi è stato vicino. È stato il più grande attaccante italiano”.
Su un vecchio attrito con Giancarlo Marocchi, ha parlato così: “Quella volta fu una giornata particolare, ma ci eravamo già chiariti. Mi aveva dato solamente delle istruzioni tecnico-tattiche su una partita che avevo giocato male e gli ho risposto in malo modo, ma ora sono cresciuto”.