Epoche diverse, destino simile. Dal Mondiale del 2002 a Euro 2020, Baggio come Zaniolo. Così come il giovane giocatore giallorosso, anche l'ex fuoriclasse prima del Mondiale in Corea del Sud e Giappone subì un infortunio al ginocchio con conseguente operazione. Recuperò in 77 giorni, a 35 anni. Lo ha raccontato al Corriere dello Sport: "La volontà fa la differenza in casi come questo. Certo, serve un intervento ben riuscito. Ho letto che Zaniolo è stato operato anche al menisco, io quel problema non lo ebbi. Li avevo finiti tutti qualche anno prima. Feci gli straordinari, in Giappone per il Mondiale ci andai tante volte in sogno".
Baggio sostiene Zaniolo: "So cosa sta passando, gli auguro il meglio"
Baggio fa il tifo per Zaniolo, come tutto il mondo del calcio. L'Europeo per il giocatore della Roma può e deve essere un traguardo possibile: "Il professor Marcacci fece un gran lavoro. Avevo voglia di giocare l’ultimo Mondiale in una terra che amo e sento un po’ mia. Il dottor Nanni, Antonio, il fisioterapista, e Carlotti, il preparatore. L’Isokinetic di Bologna. Stavo in palestra anche dieci ore di fila e il dolore era continuo e insopportabile".
Poi il vice campione del mondo '94 continua: "Ricordo che nelle due settimane dopo l’operazione persi una dozzina di chili e tante lacrime. Nel 2002 avevo 35 anni e avrei giocato per altri due, lui è ancora un ragazzo e ha una tutta una carriera davanti e tanti Europei e Mondiali da vivere. Gli auguro tutto il bene possibile, so cosa sta passando".
L'INTERVISTA COMPLETA SUL CORRIERE DELLO SPORT IN EDICOLA QUEST'OGGI