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Data: 20/10/2016 -

AZ Alkmaar, l’iraniano Jahanbakhsh non convocato contro gli israeliani del Maccabi Tel Aviv. Motivi? Politici…

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Il calcio è uno sport, sì. E in quanto tale non dovrebbe mai perdere quei valori che lo contraddistinguono. Ma, al giorno d’oggi, è sempre più un fenomeno culturale e mediatico. Che a volte coinvolge anche i rapporti internazionali tra paesi.

E allora succede addirittura che la politica prenda il sopravvento, finendo per influenzare le scelte di formazione di un allenatore. E’ successo con John van den Brom dell’AZ Alkmaar che, per la gara di questa sera in Europa League contro il Maccabi Tel Aviv, non potrà schierare Alireza Jahanbakhsh. Motivi? Politici, appunto. L’attaccante dell’AZ Alkmaar, infatti, è iraniano ed è ben noto che tra il suo paese e l’Israele ci sia un ‘conflitto’ che va avanti da tantissimo tempo. Eppure questa sera si gioca in Olanda, il che escluderebbe pericoli di ordine pubblico. La motivazione, però, è ancor più profonda. Per un calciatore iraniano, anche solo affrontare il Maccabi Tel Aviv, significherebbe riconoscere l’Israele come una nazione. Cosa non consentita in Iran e nei paesi arabi. E proprio per questo motivo Jahanbakhsh sarà costretto a saltare la gara di questa sera e anche quella di ritorno.

Una decisione presa d’accordo dalla società e dal calciatore ed annunciata dal direttore tecnico Max Huiberts: “Ci siamo consultati ed abbiamo deciso che, a causa della delicata situazione che c’è tra Iran e Israele, Jahanbakhsh non giocherà queste due partite di Europa League. Un eventuale impiego contro il Maccabi Tel Aviv potrebbe influenzare il suo percorso in Nazionale e noi vogliamo evitare conseguenze spiacevoli per Alireza”.

E non è la prima volta che la ‘politica’ s’inserisce nello sport. Anzi, ultimamente sta accadendo sempre più spesso con episodi che riguardano proprio Israele. E le recenti Olimpiadi di Rio ne sono un esempio. Il primo caso si è verificato in occasione della manifestazione d’apertura. La delegazione israeliana, infatti, ha accusato quella del Libano di non aver voluto condividere l’autobus che li avrebbe portati al Maracanà per la consueta cerimonia. Qualche giorno dopo, invece, il judoka arabo Joud Fahmy ha annunciato forfait poco prima del duello contro l’israeliano Gili Cohen. Il perché? Ufficialmente lesioni sia alle braccia che alle gambe, ma c’è chi giura che ci siano motivi politici anche dietro questa decisione. E poi anche il judoka egiziano Islam El Shehaby ha rifiutato la stretta di mano del suo avversario, l’israeliano Or Sasson, dopo che quest’ultimo l’aveva eliminato agli ottavi di finale. Un gesto fermamente condannato anche dal CIO.

E questa sera l’episodio riguarda il calcio, con la politica che scende in campo. Protagonista l’AZ Alkmaar e Alireza Jahanbakhsh, che non potrà quindi affrontare gli israeliani del Maccabi Tel Aviv.



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