Il direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport. Queste le sue parole: "La gestione Zhang inizia nel 2013 e da allora è stato un crescendo, con la scelta di giocatori e allenatori. In estate ci siamo guardati in faccia, non è stato un miracolo, non c'è stato niente di scontato. Il disorientamento è arrivato quando Lukaku ci ha detto che voleva andare via, non ce lo aspettavamo. Il sacrificio era Hakimi. Perdere Conte, Hakimi, Eriksen e Lukaku avrebbe potuto ammazzare chiunque. Non noi".
"Abbiamo scelto i giocatori giusti, Dzeko e Correa. Non ci siamo mai persi d'animo ci siamo guardati in faccia e nonostante avessimo perso persone importanti siamo riusciti a scalare una montagna che sembrava impossibile da scalare. Dal punto di vista economico vogliamo fare della stabilità, della continuità in una propria certezza, dobbiamo durare nel tempo. Autofinanziamento? Qui gli stipendi vengono pagati in maniera regolare. Non possiamo pensare di comprare solo i giocatori, dobbiamo compensare e mantenere la qualità alta".
Ausilio sui rinnovi
"Troppe differenze tra Premier League e Serie A. Vedo quando nel mercato vai a competere con quelle squadre, hanno un sistema molto più avanti rispetto al nostro. Siamo stati bravi in Italia a recuperare giocatori dal campionato inglese. Abbiamo concluso tre rinnovi importanti, Barella Lautaro e Bastoni, era giusto riconoscere un premio a questi ragazzi e alla crescita. Stiamo discutendo con Dimarco, Brozovic, presto con Perisic e Handanovic. Dimarco manca poco, la volontà è stata manifestata".
Ausilio sul mercato di gennaio
"Mercato di gennaio? La squadra così è forte. È competitiva, posso pensarci solo se qualche giocatore vuole trovare più opportunità. Ad oggi il numero che abbiamo è perfetto e siamo completi in ogni reparto. Il mercato di gennaio non è un mercato a cui stiamo pensando. Su Thuram posso confermare, su di lui stiamo lavorando, ma per l'anno prossimo. Lukaku? lo riprenderei in presisto all'Inter".
