Un premio. Conquistato, sudato, meritato. Un biglietto di ritorno per la Bulgaria, anche se solo per tre giorni. Sensazioni intense, emozionanti. Da Castellammare di Stabia verso l'Est, un passo breve per un salto grande così. Zhivko Atanasov, ci scommettiamo, in questo momento è il volto della felicità. Perché ne ha passate tante, e perché ora può gustarsi la chiamata più bella: quella della sua Nazionale. Il difensore classe 1991 della Juve Stabia è stato convocato, infatti, per uno stage che la Bulgaria di Hubcev terrà dal 20 al 22 febbraio. Applausi. Per chi nel febbraio dello scorso anno ha chiuso le valigie tra speranze e sogni e, dopo varie esperienze tra Levski Sofia, Cherno More e Slavia Sofia, è andato verso un futuro senza certezze.
Qualità indiscutibili, quelle di Zhivko: forza fisica (187 centrimetri), la giusta dose d'esperienza, la voglia di rispondere presente alla grande chiamata della Juve Stabia, che ha visto in quel ragazzone venuto dall'Est la luce del potenziale campione. Questione di dna, dato che lo sport non è proprio una novità in famiglia. La madre di Zhivko, Jordanka Donkova, è stata una meravigliosa campionessa nell'atletica leggera, con la medaglia d'oro nei 100 metri a ostacoli alle Olimpiadi di Seul nel 1988 e quella di bronzo a Barcellona nel 1992, oltre al primato mondiale di 12"21 che ha resistito per quasi 28 anni e battuto solo nel luglio del 2016 dall'americana Kendra Harrison.
Nonostante tutto, però, il destino ha provato a giocare brutti scherzi. Atanasov, arrivato in prova al Menti, ha infatti dovuto fare i conti con un ginocchio che proprio non ne voleva sapere di dargli pace. Una prima stagione tormentata, solo due presenze e tanti, troppi rimpianti. Valigie pronte, da chiudere per tornare indietro, con il rammarico di non avercela fatta. E invece no. Perché il club del presidente Manniello ha continuato a credere in quel ragazzo. E lo ha aspettato.
I risultati, con pazienza e fiducia, arrivati: in questa stagione, Atanasov è diventato titolare indiscusso e grande protagonista della squadra di Gaetano Fontana che si sta giocando la vittoria del Girone C di Lega Pro con corazzate come Lecce, Foggia e Matera. I numeri parlano chiaro: 21 presenze complessive (18 in Lega Pro, 2 in Coppa Italia e 1 in Coppa Italia Lega Pro) con 1759 minuti giocati e un gol segnato il 14 settembre contro il Messina. Costanza, intelligenza, riscatto. Già, il riscatto. La convocazione per la Nazionale bulgara è un premio sia per Zhivko che per la Juve Stabia, che ci hanno sempre creduto, anche quando sembrava che tutto questo non dovesse accadere. Problemi fisici alle spalle, un rendimento ben al di sopra della sufficienza e le luci del mercato puntate addosso.
Già, perché le sue prestazioni non sono passate inosservate: il Chievo Verona del presidente Campedelli ha già appuntato nome e cognome sul taccuino e degli osservatori gialloblù lo hanno seguito durante la partita contro la Casertana dello scorso 13 novembre. Un futuro ancora tutto da scrivere, tra speranze e rivincite. Con il mercato sullo sfondo, Atanasov e la Juve Stabia si godono un riconoscimento come quello della convocazione nella Nazionale bulgara. Il premio per chi ha saputo aspettare. Per chi ha saputo crederci.