L'Atalanta di Gian Piero Gasperini si prepara in vista dell'inizio di stagione, previsto nel weekend del 19-20-21 agosto. Nell'ultima uscita amichevole gli orobici hanno battuto 14-0 la Val Seriana, rappresentativa di giocatori appartenenti ai campionati di Eccellenza e Promozione.
Formazione bergamasca al centro del mercato tra Hojlund, Zapata e i possibili sostituti. Di questo e tanto altro ha parlato l'allenatore 65enne durante il programma "Speciale Calciomercato", andato in onda su Sky.
Atalanta, le parole di Gasperini
L'allenatore dell'Atalanta ha parlato di come sta andando questa prima fase del ritiro a Clusone: "E' una situazione diversa dalle preparazioni di qualche anno fa. Abbiamo solo una settimana di allenamento, sotto aspetto tecnico stiamo facendo molto, sotto l'aspetto tattico aspettiamo che arrivi qualcuno. Devo dire che alcuni sono rimasti fermi più del solito. Abbiamo avuto più di un mese di vacanza. Tanti sono stati impegnati con le nazionali e si sono goduti solo 20 giorni di vacanze. E' un calcio diverso rispetto al passato, direi quasi che non si fermano mai di giocare".
Sul mercato, Gasperini ha glissato l'argomento: "Chi parte e chi rimane? Non lo so, il mercato è imprevedibile. Il valore di un giocatore nel mercato è un qualcosa di aleatorio. Ci sono giocatori forti che fanno fatica a trovare collocazioni, altri un po' meno. Hojlund? Di sicuro è tra i primissimi in Europa nel suo ruolo. Ci sono molti giocatori bravi che potrebbero farci comodo. Sugli esterni ce ne sono molti, si dovranno necessariamente fare delle scelte. Questa è una squadra completa in tutti i reparti".
"Sono orgoglioso del lavoro che sto svolgendo - continua Gasperini -. Qualcuno mi rimprovera il fatto che non abbia vinto trofei ma non è facile vincere lo Scudetto e la Coppa Italia, dove siamo arrivati due volte in finale senza vincere. Siamo riusciti a trasformare una squadra di medio-bassa fascia ad una da numeri molto più alti. Ogni volta che raggiungiamo l'Europa siamo super contenti".
Sulla scoperta di altri talenti: "Nuovi Scalvini? Non è facile trovarne. Il settore giovanile negli ultimi anni è stato meno brillante. E' chiaro che è fondamentale avere dei giovani da valorizzare, dipendiamo da questo. La loro vendita può dare forza e linfa al progetto ogni anno. Non abbiamo le risorse dei top club di Serie A. Per poter rinforzare la squadra abbiamo bisogno di cedere i nostri migliori giocatori. Questa società ha sempre tenuto questa linea, si è predisposta un tipo di lavoro e non si è mai discostata dall'idea iniziale".
"All'Inter non era il momento giusto. Arabia? Non sono sprovveduti"
Una carriera vissuta quasi interamente a Bergamo quella dell'allenatore classe 1958 che spiega il perchè non ha cambiato squadra negli ultimi anni: "Il momento in cui sono stato all'Inter non era favorevole. Non sempre è facile trovare le panchine giuste per te. Devo dire che in questi sette anni non ho mai avuto la sensazione di poter andare altrove. Ho sempre pensato che questo fosse il posto migliore dove poter lavorare. Non sempre abbia le stesse idee ma c'è grande stima con la presidenza. Nei momenti di difficoltà la tifoseria non ha mai fatto mancare il sostegno nei miei confronti e della squadra. Quest'anno c'è un entusiasmo superiore rispetto agli altri anni, forse il fatto di essere tornati in Europa ha alimentato il tutto. Questo è un ambiente molto attaccato alla propria squadra".
Su una possibile chiamata dall'Arabia: "Questa situazione è destabilizzante. Sono davvero felice di continuare questa avventura con l'Atalanta. Questo fenomeno dell'Arabia non è da sottovalutare. Gli investimenti sono straordinariamente alti ma fa parte di un momento storico del calcio. Hanno grande entusiasmo e vogliono portare il calcio nel loro paese. Non sono così sprovveduti come sembra".
Su chi vince lo Scudetto: "Le solite note che stanno facendo un gran mercato. Io personalmente mi guardo dietro, tante società stanno crescendo. Sarà un campionato molto complicato e sulla falsa riga del girone di ritorno della scorsa stagione".