"Sì, hanno chiesto qualcosa anche a me". C'è anche la mano di Arthur nella vittoria della Juventus in casa del Barcellona, decisiva per il sorpasso al primo posto in classifica dei bianconeri nel gruppo H di Champions League. "Il merito, però, va allo staff che ha fatto un'ottima analisi - spiega Arthur a Marca - Ci abbiamo creduto, anche se sapevamo che era difficile, ma ogni volta che la Juventus fissa un obiettivo sa che ha le qualità per raggiungerlo".
Dal Barcellona alla Juventus, da Messi a Cristiano Ronaldo. Il centrocampista brasiliano, la scorsa estate, ha vissuto un cambiamento radicale, al centro dello scambio che lo ha coinvolto con Pjanic che ha fatto il percorso inverno. "Come a Barcellona, quando sono arrivato alla Juve ho trovato calciatori con cui avevo giocato solo alla Playstation: Cristiano, Buffon, Bonucci e Chiellini sono delle leggende".
In questi suoi primi mesi in bianconero, Arthur ha svelato di essere stato aiutato da Cristiano Ronaldo, con il quale ha potuto parlare nella sua lingua, il portoghese: "Mi ha sorpreso il modo in cui lavora - racconta - Quando lo vedi da vicino è impressionante: ci sono giorni in cui arriviamo alle due del mattino e lui inizia ad allenarsi. Cristiano è una persona fantastica. Da quando sono arrivano mi ha aiutato molto perché parliamo la stessa lingua. È sempre vicino e mi aiuta, come nella scelta del cibo da mangiare. Si prende cura degli altri, cerca sempre di dare il suo contributo".
Per il suo adattamento, però, è stato importante anche l'aiuto di Pirlo. Soprattutto i consigli di chi, da giocatore, ha ricoperto il suo stesso ruolo: "È stata una fortuna - prosegue Arthur - Mi aiuta e mi dice cosa fare e cosa non fare, ha molta esperienza e non posso far altro che abbassare la testa e ascoltarlo. Pirlo spiega molto bene quello che vuole e legge bene gli avversari".
Lo sguardo è rivolto anche a ciò che sta accadendo a Barcellona con Messi: "Non sono sorpreso che voglia partire, ma sono sorpreso dalla mancanza di rispetto che hanno avuto con Leo - conclude - Ora se vuole andare via o meno è una tua scelta".