Da qualche giorno sui social network i tifosi del Manchester United invocavano a gran voce un nome solo: "Rangnick, punta su Elanga", o anche "Non vale la pena insistere con Rashford, Elanga è migliore".
Una mobilitazione che ha dato frutti, visto che Anthony Elanga, attaccante esterno classe 2002, ieri non solo ha giocato titolare, nel recupero di Premier contro il Brentford, ma ha anche segnato una rete, quella dell'1-0, che al 55' ha sbloccato un match fino a quel momento bloccato per gli ospiti. Che poi si sono imposti col risultato finale di 3-1.
Elanga ha festeggiato la rete, segnata con un tap-in di testa, "alla Dele Alli", con le dita della mano attorno agli occhi, a riprodurre le lenti degli occhiali, e sfoggiando un apparecchio per i denti che ne accentua ulteriormente l'età acerba.
Non il primo gol con la maglia dei grandi, per questo ragazzo cresciuto nell'Academy: aveva già segnato il 23 maggio dello scorso anno in Premier contro il Wolverhampton. Di sicuro il coronamento di una crescita eccezionale, per questo 19enne svedese che sta stupendo tutti, e si sta guadagnando la fiducia di Rangnick. Anthony è nato il 27 aprile del 2002 a Hyllie, un distretto della città di Malmoe, dove giocava al tempo il padre, Joseph.
Le foto a confronto
Elanga senior era un difensore, e in carriera, dopo gli inizi in Camerun, dove era nato, mise le tende in Svezia, dove giocò 5 anni al Malmoe (2000-2005). Dopo altri cinque anni in Danimarca, fra Broendby e Horsens, Joseph torna al Malmoe, nel 2010, dove chiude la carriera. Durante la festa organizzata per il suo ritiro, il piccolo Anthony è con lui negli spogliatoi: a 8 anni, mano nella mano con papà, attraversa i corridoi degli spogliatoi e ne approfitta per una foto-ricordo con gli altri giocatori del Malmoe.
Fra questi, anche Pontus Jansson, difensore che poi sarebbe passato (senza lasciare tracce indelebili) anche dall'Italia: al Torino totalizzò 16 presenze e un gol in due anni. Oggi Jansson ha 30 anni e gioca proprio al Brentford, squadra colma di scandinàvi, a partire dall'allenatore, il danese Thomas Frank. Negli spogliatoi del Brentford Stadium, Elanga non poteva lasciarsi sfuggire l'opportunità di scattare un'altra foto con il connazionale. Poi, dopo il match, ha pubblicato su Instagram entrambe le immagini.
La denuncia di commenti razzisti
Elanga fu protagonista, qualche mese fa, di uno spiacevole episodio: al termine di Italia U21-Svezia U21, partita di qualificazione ai campionati europei di categoria, disputata all'U-Power Stadium di Monza, denunciò insulti razzisti da parte degli italiani. L'UEFA avviò un'indagine, poi archiviò il caso per mancanza di prove.
Oggi Elanga è un protagonista dello United di Rangnick, che a fatica cerca di conquistarsi un posto in Champions (la quarta posizione dista ora soli 2 punti). Nella partita segnata anche dallo sfogo di Cristiano Ronaldo dopo la sostituzione, i Red Devils hanno fatto mostra dell'eccezionale qualità del loro "prodotto interno lordo", quel settore giovanile che sforna talenti a tutto spiano: non solo Elanga, ma anche lo stesso Rashford e Mason Greenwood, autori delle altre due reti nel 3-1 finale.
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