Tempo, sente di meritarne di più. Parla al presente Andreas Pereira: “Roma potrebbe essere la mia casa definitiva, mi sono trovato benissimo”. Tiene ancora apertissima una porta su un futuro in biancoceleste: “So che potrei fare ancora meglio se mi venisse concesso più spazio. Anche i tifosi sono d’accordo, me lo hanno scritto sui social”, ha rivelato in un’intervista esclusiva a Gianlucadimarzio.com.
"Entrare a fine partita non è il massimo"
Il suo tempo alla Lazio è scaduto, per ora. Alti e bassi, poco spazio per mettersi in mostra. Qualche bella giocata, un gol. Il 30 giugno è tornato a Manchester, lavora sodo per impressionare Solskjær. Fa collezione di post con i compagni dello United, ma su Instagram quasi tutti i ricordi parlano di Roma: “Alla Lazio ho sempre dato il massimo nel tempo che mi è stato concesso. Penso che le mie prestazioni potrebbero essere migliori se avessi più minuti a disposizione e più libertà di giocare. Quando entri a fine partita, il compito che devi svolgere tatticamente non è il migliore”. Per questo precisa: “Mi piacerebbe tornare in biancoceleste se mi fosse concesso più tempo”.
Inzaghi non gliene ha dato molto, il loro è stato “un buon rapporto professionale”. La passione, invece, è esplosa con i tifosi. Sono state le giocate di classe ad accenderla, i dribbling. Ha aiutato anche il post con cui Pereira ammiccava allo United, avversario della Roma in Europa League: “I tifosi sono il motivo principale della mia passione per la Lazio. Anche senza averli allo stadio, ho potuto sentire il loro affetto nelle strade e soprattutto sui social”.
"L'Italia mi ha conquistato, tornerei"
Avrebbe avvertito il loro abbraccio anche ad Auronzo, dove i suoi ex compagni sudano sotto la guida di Sarri: “E’ un grande allenatore, ho amici che hanno giocato nelle sue squadre e hanno sempre lodato il suo modo di lavorare. Sarà un cambiamento in meglio per il gioco della Lazio”. Andreas Pereira ci spera ancora, l'Italia lo ha stregato: “Amo lo stile di gioco e lo spirito di squadra che c’è in Serie A. La Lazio ha la priorità nel mio cuore, ma il vostro paese mi ha conquistato, perché non tornare un giorno se si presentasse l’occasione?”.
La forza dell’amico Lukaku lo ha impressionato, il genio di Ronaldo ispirato. Da Immobile ha capito cosa sia la voglia di vincere: “È una macchina da gol. Sono sicuro che potremmo fare molto di più se avessimo a disposizione più tempo insieme in campo". Tempo, è una parola che ripete spesso. Non vuole più sprecarlo: “La prossima stagione spero sia la migliore della mia vita, sto lavorando per questo. Fisicamente e mentalmente sono pronto a prendermi la responsabilità in campo: voglio giocare”. Magari in Italia.