"Sarà la mia ultima stagione in carriera". Quelle parole suonavano un po' come una resa all'età, soprattutto perché pronunciate da uno come Aritz Aduriz, cuore e simbolo dell'Athletic. Dodici stagioni con quella maglia ma l'ultima non poteva avere un finale banale. Meglio impegnarsi sin da subito per scrivere pagine degne della mistica di un club che è per sua essenza diverso da tutti gli altri.
Trentanove anni da compiere il prossimo febbraio, la consapevolezza di poter essere d'aiuto solo a partita in corso e nei momenti di difficoltà. E così quando Garitano cercava una soluzione dalla panchina per proteggere lo 0-0 nella prima di Liga contro il Barcellona, ha trovato alle sue spalle l'uomo giusto per vincerla quella partita.
Gli sono bastati cinque minuti e un pallone giocabile per tornare a fare la storia del club della sua vita. Un gol e che gol: una rovesciata da fermo su un pallone arrivato alla giusta altezza per compiere un gesto tecnico perfetto. Roba da giovani sì, ma a quasi 39 anni quando ricapita una palla del genere...
La mistica di San Mamés, la magia della sua storia: il gol di Aduriz è una delle più belle fotografie di cosa rappresenta questo calciatore per il suo club. Una rovesciata che scrive la storia, non solo per i 3 punti pesanti strappati al Barcellona: erano 10 anni che la squadra Campione di Spagna non perdeva all'esordio in Liga e solamente Alfredo Di Stéfano ha segnato un gol a un'età superiore alla sua.
La Saeta Rubia segnò a 39 anni e 223 giorni, un record che Aduritz non potrà battere se vorrà tenere fede alla sua promessa di ritirarsi al termine di questa Liga. E pensare che quando segnò la prima volta al Barcellona i suoi avversari erano Henry ed Eto'o e di quella squadra in campo oggi non c'era neanche un calciatore, visti gli infortuni di Messi e Busquets.
La Liga comincia col botto e con una bellissima storia: quella dell'eterno Aritz Aduriz, capace di segnare al 90' il gol decisivo in rovesciata ai Campioni di Spagna alla prima partita dopo l'annuncio del suo ritiro.