"Abbiamo firmato in bianco senza vedere nemmeno le cifre". Parola di Gennaro Acampora, arrivato a Bari negli ultimi minuti del calciomercato estivo con la formula del prestito con opzione di riscatto dal Benevento. Un'operazione dai tempi talmente stretti che «ho detto al mio procuratore firmiamo le carte e poi vediamo il contratto» sorride il centrocampista classe 1994.
Esito di un lungo corteggiamento avviato dal ds biancorosso Ciro Polito a inizio estate e terminato due mesi dopo. "La mia società non voleva lasciarmi partire, ci sono state un po’ di incomprensioni fino alla fine, poi negli ultimi minuti c’è stata questa chiamata importante che non ho potuto rifiutare" racconta Acampora nella conferenza di presentazione. Dopo aver dato mostra delle sue qualità nella partita di Pisa, l'ex Benevento ha nel suo bagaglio più di 230 presenze in Serie B. "Bari è la piazza più importante tra quelle nelle quali ho giocato - ammette - ho aspettative importanti, vorrei dare il massimo per questa maglia e arrivare il più in alto possibile: sono qui per dare una mano all'allenatore e alla società".
Acampora ha raccontato la sua voglia di riscatto dopo la retrocessione a Benevento e l'impatto con un gruppo nuovo: "A Benevento sono stati fatti errori da parte di tutti. Da parte mia c’è una grande voglia di rivalsa e rimettermi in gioco. In realtà venendo qui pensavo di trovare uno spogliatoio amareggiato per la finale playoff persa - le sue parole - ma ho visto che hanno grande voglia di rifarsi e di riprovarci facendo anche meglio rispetto all’anno scorso". L'obiettivo è anche quello di dare una mano in zona gol, con il Bari che ha segnato tre reti nelle prime cinque partite in campionato: "Sarebbero una cosa importante i gol dei centrocampisti, non possiamo sempre sperare nei centri degli attaccanti. Spero di ripetermi da questo punto di vista".
Domenica intanto al San Nicola sarà sfida al Catanzaro, sconfitto nello scorso turno per 5-0 dal Parma in casa. "Quella di Vivarini - sottolinea Acampora - è una squadra che gioca da un po’ di anni con lo stesso sistema di gioco, ha un buon palleggio, ci darà filo da torcere, ma dovremo essere bravi a imporre il nostro gioco, in modo da fargli male. Non dovremo abbassarci troppo. Vengono da una brutta sconfitta, saranno agguerriti e avranno voglia di riscatto. Dovremo giocare alti e a ritmi intensi".