Dalla sua casa a Roma Henrikh Mkhitaryan ha raccontato come sta vivendo questa emergenza al The Times: "Stiamo provando ad affrontarla, ma non è facile perché l’unica cosa che possiamo fare è stare a casa aspettando che tutto si risolva. Passo la mia giornata con la mia famiglia e tenendomi in esercizio seguendo la tabella che mi è stata fornita dal club. Da quanto è emersa questa situazione ho preferito non uscire più anche per cercare di essere un esempio per gli altri”.
Poi l'attaccante armeno racconta la sua giornata tipo: "Provo a fare un po' di tutto: lavoro con la palla, ho una cyclette a casa e uso anche altri attrezzi come i manubri. Cerco di rispettare il programma che mi manda il club. Non è facile perché lo spazio è limitato e non ci sono molti attrezzi a casa, ma possiamo fare il meglio con quello che abbiamo e restare in forma. Ovviamente calciare il pallone per casa non è l'ideale, ci sono i vicini e rischi di disturbarli, quindi cerco di fare le cose senza palla, anche perxhé è meglio ora lavorare sul fisico che sulla tecnica. La tecnica è un dono di natura, la devi possedere. Quando torneremo ad allenarci, farò maggiore attenzione al lavoro con la palla, per riprenderci il feeling". Infine un passaggio sul suo futuro: "Non so dire nulla al momento perché la stagione è ferma, non sappiamo quando torneremo a giocare e cosa accadrà quest'estate. Nel calcio tutto cambia rapidamente. Un giorno sei qui, l'altro sei lì. Non sai mai cosa potrà accadere".