‘Non smettere mai di sognare’. Era una delle frasi più ricorrenti di Lello. Diciotto anni compiuti da poco, una vita, e una storia, tutta da scrivere. Raffaele Santagata viveva per il calcio, giocava nel Casarano, in Serie D e sembrava pronto a spiccare il volo. Una storia incredibile la sua, di quelle che non vorresti mai raccontare.
Il calciatore, classe 2001, si è spento nell’ospedale ‘Cardarelli’ di Napoli, dopo aver lottato per giorni contro un male incurabile, un tumore alla testa. Un nemico che aveva scoperto all’improvviso, durante gli allenamenti. A fine novembre i primi sintomi della malattia, l’addio al campo e l’inizio delle cure. Una corsa contro il tempo. La sua storia aveva fatto il giro d’Italia. Qualche giorno fa la situazione era peggiorata, tanto da aver costretto i medici a rischiare un delicatissimo intervento chirurgico.
I suoi compagni hanno sperato fino alla fine
Il Presidente del Casarano Giampiero Maci prima di Natale aveva dichiarato: “Siamo vicini a lui con grandissimo affetto e speriamo di poterlo riabbracciare al più presto. Forza Lello!”. La società ha mantenuto sempre riserbo e discrezione augurandosi che potesse presto tornare ad allenarsi. Anche la Sangiustese si è stretta attorno a lui e alla sua famiglia in un abbraccio virtuale.
"Ti hanno strappato il tuo sogno"
Tanti gli appelli e le preghiere giunti dal mondo del calcio, la storia di Lello aveva tenuto davvero tutti col fiato sospeso. I social network sono stati letteralmente inondati di messaggi da parte di calciatori, dirigenti o semplici tifosi. ‘Ciao Lello, non ci sono parole’ ha scritto il suo compagno di squadra Ciro Foggia. Mentre Salvatore Moccia, col quale ha condiviso parte della carriera ha commentato: ‘Non ci voglio credere ... ti ho conosciuto che avevi 15 anni e già avevi la personalità ... buttato nel campo con i grandi facevi la differenza ...scugnizzetto sveglio sempre con il sorriso avevi tutto per arrivare in categorie importanti solo una malattia di M.... ti ha tolto questo sogno .... ti voglio bene lellù per me rimarrai sempre il ragazzino che due anni fa ho conosciuto a Civitanova SIMPATICO , FORTE ..MANCHERAI A TUTTI LELLO’.
"Quella passione smisurata e la firma sul contratto"
Incredulo, appena appresa la notizia ,il Presidente del Casarano Gianpiero Maci:”Personalmente porterò tra i miei ricordi più belli un viaggio in macchina da Bari a Casarano nel momento in cui, con grande entusiasmo, Lello accettò di tesserarsi con la nostra società… un viaggio in cui mi parlava della sua breve ma già intensa esperienza fuori dalla sua Napoli per abbracciare il sogno di diventare calciatore …. mi colpì la sua straordinaria maturità a dispetto della sua giovanissima età, la sua passione per questo sport e la sua grande curiosità per tutto ciò che lo circondasse”.
Una promessa del calcio
Aveva iniziato la carriera, piccolissimo, nell’Arci Scampia. Considerato da tutti una vera promessa del calcio, era giunto nell’ambizioso Casarano dalla Sangiustese, dopo essersi affermato come uno dei giovani più forti dell’intera Serie D. Nella scorsa stagione era stato accostato anche al Cagliari. Ma di lui si erano interessati diversi club di Serie A e B. Nel suo paese, Melito, in provincia di Napoli, i suoi concittadini hanno deciso, come forma di rispetto, di non esplodere fuochi d'artificio nella notte del 31 dicembre. Raffaele non aveva mai smesso di sorridere alla vita, fino alla fine. Purtroppo, però, non è riuscito a vincere la sua partita più importante. Ciao Lello.
Di Fabrizio Caianiello