“Wenger è stato troppo indulgente con il gruppo”, scrive l’ex giocatore dell’Arsenal, Mertesacker, proprio nella sua biografia, dove svela anche i rapporti tra lo spogliatoio e l’ex allenatore dei Gunners, Arsène Wenger.
Ma secondo il difensore, che ha lavorato sotto la guida del francese dal 2011 al 2018, il pregio di Wenger è stato anche il suo maggior difetto: “Wenger era quel tipo di allenatore la cui fiducia nelle qualità della squadra era solida come una roccia. Affrontava le cose con infinita pazienza. Anche troppa. Forse è stato un po’ troppo indulgente. Non a caso, quando abbiamo perso una partita, spesso sono arrivate sconfitte in seguito” ha spiegato l'ex difensore.
“Ci mancava la continuità di rendimenti di cui hanno bisogno tutti i top team che vogliono puntare al titolo. Non puoi pensare di vincere il campionato collezionando otto sconfitte all’anno. Ma Wenger si fidava dei giocatori che aveva. Non ho mai incontrato un altro allenatore che credesse così fortemente nelle capacità della sua squadra”.
Pazienza e fiducia, ecco gli elementi base usati dall’ex allenatore francese con i suoi giocatori, che non sempre hanno ricambiato, come sottolinea lo stesso Mertesacker.
“Wenger ci considerava prima come uomini e poi come calciatori, per questo, fidandosi di noi, ci ha sempre sostenuto. Potremmo chiederci se abbiamo fatto di tutto per ricambiare la sua fiducia nei nostri mezzi o se in campo siamo stati sempre precisi nel rispettare le sue indicazioni. Di certo la squadra non ha imparato dai propri errori ma è anche vero che Wenger, capace di vincere tre titoli in Premier, non ha mai avuto una rosa competitiva come quella del 2004 negli ultimi anni”.
