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Data: 11/02/2021 -

Cancelo centrocampista e Foden punta: i segreti di un Manchester City inarrestabile

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La vittoria per 3 a 1 al Liberty Stadium contro lo Swansea proietta il Manchester City di Guardiola nella storia: mai nessuna squadra inglese aveva ottenuto 15 vittorie consecutive in tutte le competizioni. “Siamo fieri di aver battuto un record che resisteva da così tanto tempo, specie dai tempi del Preston. Per noi fare questo in un periodo difficile come quello appena trascorso significa tanto” ha dichiarato Pep Guardiola alla fine della partita di ieri, che contemporaneamente segna anche la sua vittoria numero 200 sulla panchina dei Citizens.

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Il record di 14 vittorie di fila era condiviso con l’Arsenal del 1987 e addirittura con il Preston North End del 1891/92. Il City, prima di superarlo nell’agevole vittoria di Fa Cup di ieri sera, lo aveva pareggiato nella splendida vittoria per 4 a 1 ad Anfield contro il Liverpool. L’ultima sconfitta risale al 21 novembre dello scorso anno, quando l’altro rivale di sempre, Mourinho, aveva guidato il suo Tottenham ad un 2 a 0 contro il City. Da quel momento, 22 risultati utili consecutivi, fra cui le ultime 15 vittorie: 10 in campionato, 2 in Coppa di lega e 3 in FA Cup.

Scacciati i fantasmi della brutta prestazione contro il Lione della scorsa Champions League, il City sta dimostrando di essere la squadra da battere in Premier League e di potersela giocare fino in fondo anche in Europa.

Eppure nella sfida contro Klopp per la supremazia in campionato dello scorso 7 febbraio, non tutto era partito per il meglio. Gundogan ha sbagliato un rigore nel primo tempo che si è concluso con un risultato di 0 a 0. Guardiola a fine partita ha così aperto, non si sa quanto scherzosamente, alla possibilità che il prossimo rigore lo calci il portiere Ederson.

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Nel secondo tempo, è stato Gundogan stesso a rifarsi, segnando un doppietta. Proprio lui, ex giocatore di Klopp al Borussia Dortmund, che grazie alla posizione più avanzata ritagliata per lui da Guardiola è riuscito a segnare 9 reti nelle ultime 13 partite di campionato. La momentanea assenza di De Bruyne, pesantissima, è stata così in qualche modo colmata.

Dal 3 gennaio manca anche Aguero, così Guardiola alterna in attacco Gabriel Jesus, in gol nelle ultime 4 da titolare, compresa la partita di ieri; e Phil Foden, l’Iniesta di Stockport come viene soprannominato dalle parti di Manchester. Foden, nato centrocampista offensivo, ha stupito tutti da “falso nueve” segnando un gran gol in casa del Liverpool, il decimo personale in stagione. Fra i più giovani di lui, solo Haland ha fatto altrettanto.

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Senza dimenticare l’apporto di Bernardo Silva e di Raheem Sterling, due frecce fondamentali nell’arco dell’allenatore catalano. Sterling, con il gol che ha chiuso la partita di Anfield, è addirittura diventato il terzo giocatore a segnare 100 gol in una gestione Guardiola, come lui solo Aguero e Messi.

La zona del campo fondamentale per la strepitosa stagione del City è però la difesa: l’arrivo di Ruben Dias ha dato certezze a Stones e a tutto il reparto arretrato, mentre la versatilità di Cancelo, che gioca anche a sinistra quando c’è Kyle Walker oppure stringe fino a diventare un centrocampista aggiunto, è stata fondamentale.

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La tecnica del portoghese ex-Juve sta aprendo nuove possibilità a Guardiola, che lo aveva voluto proprio per la sua duttilità. Cancelo, in questa stagione di Premier League, sta mantenendo di media numeri impressionanti: più di 50 passaggi riusciti, 2 chance create e 2 tackle ogni 90 minuti in campo. Come lui, nella storia del campionato inglese, solo De Bruyne, Milner, Gerrard, Fabregas e Ramsey. Niente male per un “terzino”.

Guardiola, alla quinta stagione sulla panchina del City, sembra aver trovato quella solidità difensiva che è mancata nella scorsa stagione. Pur non smettendo di creare occasioni e segnare gol in continuazione. In attesa degli ottavi di finale di Champions League contro il Borussia Mönchengladbach, che si giocheranno a Budapest in campo neutro, i Citizens sono primi in campionato con 5 punti di vantaggio (e una partita in meno) sul Manchester United, in finale di Coppa di Lega contro il rivale storico Mourinho e il suo Tottenham e ai quarti di FA Cup dopo l’ennesima vittoria convincente di ieri.

Le pretendenti alla gloria europea, Bayern Monaco compresa, quest’anno sono avvisate.

 



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