Subentrando contro il Parma, Albin Ekdal ha centrato il traguardo delle 250 presenze in Serie A. Ormai veterano del nostro campionato, dato che questa è la sua decima stagione in Italia, lo svedese si è raccontato alla Gazzetta dello Sport in vista di Sampdoria-Juventus delle 18. Per lui sarà una sfida al passato, contro quel club che lo ha accolto e fatto esordire in Italia: “Arrivai molto giovane alla Juventus, non sapevo nulla del calcio vero e della vita da spogliatoio con campioni come Buffon e Del Piero. Fu bellissimo. Esordii in Serie A contro il Napoli, sembrava di vivere un sogno. In quel momento compresi come sarei dovuto crescere per diventare un giocatore da Serie A”.
Inizialmente aggregato alla squadra Primavera, con la prima squadra di Ranieri raccolse tre presenze in campionato nella sua prima stagione italiana. L’allenatore romano, poi ritrovato dallo scorso anno alla Sampdoria, è sempre stato un punto di riferimento: “Ranieri non è mai cambiato, già alla Juve mi parlava spesso anche se non ero importante per la prima squadra. È sempre molto serio in campo, mentre fuori si può scherzare con lui”.
Ormai sempre più centrale nelle dinamiche blucerchiate, dopo aver rinnovato il suo contratto per un’altra stagione, Ekdal riflette sull’evoluzione che ha avuto la Sampdoria rispetto allo scorso anno: “Non volevamo più ripetere una stagione come quella passata, era brutto giocare con la preoccupazione della classifica. I nuovi arrivi ci hanno aiutato, cercavamo un campionato tranquillo. Ora in allenamento andiamo a mille, ma ci divertiamo. Dobbiamo raggiungere la quota salvezza, poi è vero che tutti vogliamo fare qualcosa in più ed arrivare in alto”.
La sfida da ex non spaventa lo svedese, che vuole cancellare il 3 a 0 subito all'Allianz Stadium nella prima giornata di campionato: “Eravamo entrati in campo timidi, forse con troppo rispetto. Ora invece, dopo aver battuto grandi squadre come Lazio, Atalanta e Inter sappiamo che giocando bene e con il giusto atteggiamento possiamo battere anche la Juve”.