Cercato, voluto, rincorso da anni, alla fine il Basaksehir ce l’ha fatta: per la prima volta nella sua storia è campione di Turchia. Dopo la beffa dello scorso anno, quando gli arancioni persero scontro diretto e primo posto contro il Galatasaray alla penultima giornata di campionato, in questa stagione la squadra di Buruk ha festeggiato lo scudetto con un turno di anticipo.
Quarta squadra di Istanbul dopo Galatasaray, Fenerbahce e Besiktas, il Basaksehir è la prima squadra a riuscire ad interrompere l’egemonia decennale delle “cugine”: nella stagione 2009/10 ci era riuscito il Bursaspor, unica formazione che negli ultimi 36 campionati ha portato la coppa lontana dalla più popolosa città turca.
La fondazione
La squadra arancione ha una storia particolare: fondata nel 1990, prende il nome dal distretto di Basaksehir, quartiere di circa 400mila abitanti situato nella parte europea di Istanbul. Il club, che apparteneva al municipio locale, è stato rilevato da un consorzio di imprenditori nel 2014, ma non ha mai riscosso la simpatia degli appassionati.
Questo a causa dei suoi legami politici con il presidente turco Erdogan, che rende il Basaksehir mal visto dalla maggior parte degli appassionati turchi. A dimostrarlo è la media spettatori dello scorso anno, con circa 2.500 persone presenti allo stadio in ogni partita. Un nulla, se consideriamo che gli abitanti del solo quartiere sfiorano il mezzo milione.
Gli ex Serie A
Nonostante il poco séguito, la formazione turca ha una rosa molto importante, ricca di ex “italiani”. Partendo dal reparto difensivo, troviamo Martin Skrtel, atalantino per qualche settimana. A centrocampo c’è una colonna del Napoli di Mazzarri, Gokhan Inler, ed Eljero Elia, cometa della Juventus. In avanti, invece, c’è l’ex Milan Robinho, tornato in Europa dopo le esperienze in Cina e Brasile.
Ex Serie A ma non solo, perché il Basaksehir può contare su altri nomi altisonanti, come quello di Gael Clichy, Memeth Topal, ma soprattutto Edin Visca, Enzo Crivelli e Demba Ba. Dagli ultimi tre sono arrivati 35 gol e 19 assist (12 dei quali realizzati da Visca, miglior marcatore con altrettante reti al pari di Demba Ba).
Un giusto mix di calciatori esperti che ha portato gli arancioni sul tetto di Turchia, complice anche un’annata storta delle “cugine”: Besiktas quarto, Galatasaray quinto e il Fenerbahce settimo. A novanta minuti dal termine del campionato il Basaksehir può rilassarsi: ormai il primo titolo della storia l’ha messo in tasca, il Trabzonspor è distante 7 punti e nessuno può fargli più paura.