Inzaghi: “Juve abituata a giocare le finali. Chiesa? Patrimonio del calcio italiano”
Le parole in conferenza stampa dell’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi
Dopo le parole dei bianconeri, è il turno dei nerazzurri, che si preparano alla finale di Supercoppa di mercoledì sera alle ore 21:00 a San Siro. Per l’occasione, oltre all’allenatore, si presenta anche Samir Handanovic. Simone Inzaghi inizia subito parlando dell’importanza di avere il presidente Zhang allo stadio: “Adesso è qui ma in realtà lo è sempre. Ci sentiamo prima e dopo ogni partita, speriamo di fare una grande gara per lui e per i nostri tifosi. Ci prepareremo al meglio. Sarà una grande partita“.
Sui pronostici: “È una finale, non ci sono favoriti. Loro vengono da otto risultati utili di fila e hanno ribaltato la Roma in una partita complicatissima, hanno fatto qualcosa di straordinario. Sono abituati a giocare le finali con giocatori di esperienza, noi ce la giocheremo sperando di regalare una gioia i nostri tifosi. Conteranno gli episodi, oltre che le motivazioni. Una partita così può essere decisa dal singolo episodio. Tutti gli attaccanti stanno bene ma solo due giocheranno. Di volta in volta ruoteranno, abbiamo una grandissima risorsa davanti e la sfrutteremo”.
Inzaghi: “All’andata pensavamo di aver vinto, poi c’è stato il rigore”
Inzaghi ha parlato anche della corsa scudetto: “Se sentiamo la pressione in campionato? No, anzi, è uno stimolo. A inizio stagione la netta favorita mi sembrava essere la Juventus, fino alla fine sarà una lotta aperta anche con Milan, Napoli e Atalanta. Loro hanno pareggiato col Napoli, ma poi ha vinto le ultime sei. Il primato ci deve anzi far migliorare. All’andata contro la Juve pensavamo di aver vinto, poi c’è stato il rigore“.
Il saluto di Inzaghi a Federico Chiesa
Sulla formazione bianconera: “Allegri saprà come sostituire gli assenti, poi recuperano Bonucci e Chiellini, che li rende competitivi. Faccio un in bocca al lupo Chiesa, non conosco personalmente il ragazzo ma conosco bene il padre che ha giocato con me alla Lazio. Chiesa è un patrimonio del calcio italiano. Handanovic e Kolarov? In carriera ho avuto la fortuna di giocare con Samir e Aleks che mi spiace non aver fatto giocare abbastanza, ma fin dal primo giorno ho avuto grande disponibilità da parte loro. Domani sarà complicato, ma daremo il 120%”.