Inter, Spalletti: “Anche le squadre più forti, a volte, perdono. Joao Mario? Non mi ha detto di voler partire”
Alla vigilia della partita contro il Sassuolo, Luciano Spalletti ha commentato la situazione della “sua” Inter, reduce dalla prima sconfitta stagionale – nell’ultima gara contro l’Udinese – e dalla partita di Coppa Italia contro il Pordenone, vinta solo ai calci di rigore.
“A luglio abbiamo cominciato un percorso, è importante continuare a seguirlo per reagire alla sconfitta contro l’Udinese. Da quest’’estate stiamo reagendo a ciò che è successo negli anni passati, siamo sulla strada giusta che cercavamo. Vorremmo poter non perdere mai, ma l’Udinese ha dimostrato di avere una forte identità”.
“Quanto ai ricambi e al loro scarso impiego, Spalletti ha spiegato che: “Ho completa fiducia in tutti loro. Mi è difficile trovarne qualcuno di cui posso fare a meno d c’è fiducia anche tra di loro, sebbene qualcuno abbia trovato meno spazio rispetto agli altri. Sul campo, però, vedo la stessa voglia di migliorarsi da parte di tutti”
“Roma, Napoli e Juve hanno un organico più forte del mio? Io non lo penso. Se lo pensassi, significherebbe che non ho fiducia in loro nei miei giocatori. Se parliamo di mercato, se ci sarà la possibilità, allora Sabatini e Ausilio faranno gol come Icardi e Perisic. Ma bisogna prima conoscere le possibilità e le intenzioni dei dirigenti. La società preparerà il programma per far vedere le cose che faremo, l’intenzione è di rendere i tifosi partecipi delle nostre decisioni il prima possibile. C’è la volontà di coinvolgere tutti perché con i nostri tifosi siamo ancora più forti. Al momento, invece, non ci sono vie di fuga per i nostri giocatori, da qui alla fine. Lo hanno detto loro stessi che possiamo ambire a determinate posizioni. E anche fra di noi ci siamo detti che possiamo ambire a certi traguardi. Che, in un campionato del genere, restano difficili da raggiungere: nessuno ci regalerà niente”
“Nessuno, perlomeno a me, ha chiesto di andare via a gennaio. Personalmente, preferisco avere a che fare con chi punta a giocare e non con chi vuole andare via dalla mia squadra. Penso a Perisic: in estate aveva dei motivi corretti per chiedere la cessione, per cui ne abbiamo parlato. Ma se uno vuole andarsene per giocare di più… allora faccio una riflessione: leggo di chi vuole andare via, di chi come Skriniar ci viene richiesto da molti, però poi ci si dice che dobbiamo vincere il campionato. Dalla Juve, invece, in pochi se ne vogliono andare. Lì non si parla di questo, ma di vittorie. E anche io voglio parlare di questo. Sabatini ha detto che Joao Mario vuole giocare di più? Io non ne so nulla, lui è uno di quei giocatori che ci danno soluzioni per vincere le partite e, se sarà in condizione, giocherà”
“Partite durante le feste? Se ci sono stadi adeguati allora si può giocare anche alle 12.30 del 25 dicembre, lo fanno in tutta Europa, perché non dovremmo farlo noi? Per giocare a pallone non serve una data, ma un pallone e due maglie per i pali”.
“La contrazione degli investimenti prevista dal documento sul bond? Ci sono delle regole che impongono limiti ma la società deve continuare a fare il proprio lavoro. Non ci saranno dei budget importanti da poter investire, dovremo stare attenti a fare al meglio il nostro lavoro”
“Perdere succede a tutti, anche alle squadre più forti. La Juve mi pare ne abbia perse un paio. Nel primo tempo, niente mi lasciava pensare che la squadra avesse perso. Poi abbiamo commesso errori mai fatti prima, ma il fatto che nelle 16 partite precedenti non fossero mai successi mi tranquillizza.. La squadra c’è, in settimana i ragazzi si sono allenati dando il massimo. Secondo me, domani faremo una buona prestazione”.