Inter, Rafinha si presenta: “Siamo da Champions, voglio fare la storia di questo club”
A inizio settimana le visite mediche di rito e la firma, poi le prime parole da nuovo acquisto nerazzurro. L’avventura interista di Rafinha è iniziata come da copione. A far entrare il brasiliano nell’ambiente Inter ci ha pensato la società con una chat di presentazione in diretta sui canali social del club, in cui il centrocampista ha risposto
alle domande dei suoi nuovi tifosi.
A chi gli chiede che obiettivi abbia per il futuro, Rafinha mette subito in chiaro le cose. “Io do sempre tutto per la squadra in cui gioco. Sono ambizioso. Dobbiamo puntare alla Champions. Con questi giocatori e questo allenatore possiamo farcela. Spalletti è un allenatore completo a cui piace giocare in un certo modo. È preparato su tutti i campi. In allenamento mi sta preparando sulla tattica, cercando di farmi entrare negli schemi di gioco. Io do tutto per la squadra in cui gioco. Do il massimo per tutti i tifosi che hanno fiducia in me. MI piacerebber lasciare un bel ricordo, e vincere magari. Voglio scrivere la storia del club. So da dove arrivo. Sin dai 18 anni conosco la pressione. Arrivo da un grande club, in cui ho imparato e sono cresciuto. Ringrazio il Barcelona, è un grande club. Allenarmi con Messi è stato un onore“.
Nel nuovo spogliatoio, c’è un compagno con cui Rafinha ha un rapporto particolare. “Icardi è stato mio compagno di banco a scuola a Barcelona. Siamo stati insieme anche nella Cantera
del Barça: era stato promosso di una categoria! Era già alto ed elegante. Si vedeva che aveva qualcosa in più rispetto agli altri“.
Molta curiosità c’è anche sul reale stato di forma di Rafinha. “Fisicamente sto bene. Mi sento pronto, forte. Ho voglia di giocare. So che non gioco con continuità da Aprile, ma ora ho recuperato. Sono stati mesi difficili. Famiglia e amici mi sono stati vicini in questo periodo di stop. Sono momenti in cui devi essere forte mentalmente. Capita a tutti, ma quando va male a te non ti dai pace“.
I tifosi chiedono al brasiliano anche il perchè della sua scelta. “Dell’inter mi ha convinto il progetto, è una squadra che gioca e che ha ambizione.Prima di venire ho sentito Mauro e Miranda, con cui ho giocato in Nazionale. Mi sono subito trovato bene nel gruppo. Per motivi di lingua sto di più con i sudamericani e con chi parla lo spagnolo”. E se gli parlano di Inter, Rafinha non ha dubbi sul suo nerazzurro preferito. “Sono stati molti i campioni che hanno vestito questa maglia. Ronaldo, che credo essere il più forte attaccante della storia. Ma se penso all’inter, mi viene in mente solo un giocatore: Adriano, l’Imperatore. Anche Zanetti è sempre stato un esempio, spero di rubargli qualche segreto. Di chi c’è ora stimo molto Borja Valero, lo seguivo fin dai tempi del Villareal“.
Un punto su cui molti tifosi puntano è anche il passaggio da Liga a Serie A. “Il campionato italiano é più tattico dei campionati in cui ho giocato ma non mi preoccupa. Sono pronto mentalmente per mettermi a disposizione dell’allenatore. Sono un centrocampista che crea gioco, mi piace segnare ma sono abile anche in zona assist. In Italia il gioco si sviluppa più in verticale. Da quello che ricordo qua si difende molto bene. In Spagna azioni più manovrate. Il mio ruolo in campo? Ho spesso giocato al centro, ma a Barceleona mi è capitato di alternarmi anche nella posizione di esterno“.
Un ultimo interrogativo su cui Rafinha toglie ogni dubbio è quello relativo al numero di maglia. “Ho scelto l’8 perchè è il numero che indossavo quando ho vinto il titolo olimpico. So che è lo stesso che ha vestito Thiago Motta. È stato un grandissimo giocatore, lo ammiravo anche al Barcelona. Sono solo orgoglioso di avere il suo stesso numero“.
Io e Thiago siamo simili tecnicamente, ma io amo di più giocare in verticale.
Mi piace la. Musica, fin da 4 anni suono la chitarra.
Sin da quqnaod é uscito il mio nome ho ricevuto messaggi di stima fai tifosi dell’Inter. Ora voglio dimostrare in campo di meritarmi questo affetto.
Azzurro
Riso con fagioli
Holly e Benji. E tifavo sempre per Benji. Da piccolo ero portiere.
Quando arrivi in una squadra pensi subito al derby. Quindi non vedo l’ora di giocare col Milan.
San Siro l’ho visto da fuori e mi ha impressionato. È grandissimo. Non vedo l’ora di entrare e di giocarci.
Single. Chi mi vuole contattare mi conosce
Ho grande affetto per i miei compagni del Barca. Gli auguro il meglio.
Semif 2010. Ero allo stadio. Inter eraspettacolare, completa. Fuori un Barca fortissimo, dimostra a che livello fosse arrivato l’Inter.
L’8? L’ho presa perché avevo questo numero perché ho vinto l’Olimpiade con questo numero. Era libero e non ho esitato.
MONDIALI? Ci penso, ma punto a dare il massimo con l’Inter.
Saluto finale: ringrezio I tifosi, tutti quelli che mi hanno scritto. Mi sento a casa.