Inter, Pioli: “La Champions era un sogno, ora raggiungerla è difficilissimo. Futuro? Siamo tutti in bilico”
Dopo la battuta d’arresto con la Sampdoria, la corsa dell’Inter verso l’Europa riparte dallo ‘Scida’ di Crotone. Stefano Pioli in conferenza stampa torna sulla sconfitta di lunedì sera: “La vittoria della Samp è maturata nel secondo tempo, dove noi non siamo stati lucidi. La sconfitta è pesante e ci ha deluso molto, ma il campionato non è finito, dobbiamo essere bravi e mi aspetto che la squadra trasformi la delusione in grande determinazione”.
Sullo scarso utilizzo di Joao Mario e Brozovic: “Riguardo tutti i giocatori che hanno giocato poco, vuol dire che altri compagni stavano meglio. Joao Mario è un centrocampista completo che può fare tutti i ruoli a centrocampo. Non ho ancora deciso se giocherà Brozovic, ho osservato bene lui e gli altri in questa settimana, anche a livello di sguardi. Il fallo di mano è un errore gravissimo, è così ed è pesato tanto nella sua prestazione e nella partita, ma un giocatore non si giudica su uno sbaglio. Dopo quell’episodio, ha corso più di tutti e fatto passaggi chiave. E’ un giocatore con qualità, con ritmo, che deve trovare un equilibrio mentale. Medel a centrocampo? La formazione la deciderò domani”.
Sulla Champions: “Era un sogno, adesso è difficilissima da raggiungere: la matematica dice che non è finita, ma non ci nascondiamo dietro i numeri. Ci si dimentica troppo facilmente quanto fatto, l’ho detto alla squadra. Poteva essere spaventata dopo Israele, dopo Napoli, ma abbiamo fatto un lavoro che ci ha permesso di avere fondamenta importanti. Dobbiamo dimostrare di essere una squadra competitiva, di far parte di questa Inter e del futuro dell’Inter”.
Tanti problemi in difesa nelle ultime gare: “E’ un problema di distanze. Serve compattezza, solidità e dobbiamo subire qualche gol in meno. Ho parlato molto in settimana, in questi giorni ci siamo soffermati in situazioni che abbiamo sbagliato nella ripresa contro la Samp”.
La squadra può patire un crollo psicologico: “Veniamo da una brutta sconfitta, è quasi un mese che non vinciamo una gara, sarebbe grave pensare alle successive partite snobbando il Crotone. Voglio determinazione, ma non accetto quando si dice che il Crotone avrebbe più motivazioni di noi. Le ultime due gare devono insegnarci qualcosa e devono farci curare i particolari con cura. Sono convinto che siamo una squadra forte, forse non perfetta, ma sicuramente forte“.
Giocatori e allenatore: tutti in bilico: “E’ normale, tutti ci stiamo giocando il futuro. Come me anche i calciatori: bisogna dimostrare di essere da Inter, sopratutto mentalmente. Abbiamo preso una bella legnata, inaspettata e che ci ha fatto male, ma dobbiamo reagire e finire il campionato in crescita. Non ho mai pensato alla posizione finale, dobbiamo pensare solo al presente. Il 29 maggio ci guarderemo negli occhi e faremo un bilancio”