Inter, Lautaro: “Così non andiamo da nessuna parte…”
Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter, ha analizzato nel post-partita la sconfitta contro il Bologna, arrivata per mano di Orsolini
Amarezza e rabbia sono i sentimenti con cui Lautaro Martinez si è presentato ai microfoni di Sky Sport dopo la partita persa dall’Inter contro il Bologna. Il gol di Orsolini ha condannato i nerazzurri a restare a 18 punti dal Napoli, ma la prestazione sua e dei suoi compagni ha deluso l’attaccante argentino, volenteroso di dare di più ai suoi tifosi. Di seguito le sue parole: “Sinceramente adesso parlare a caldo sarebbe sbagliato, ma il pensiero che ho ora è che così non andiamo da nessuna parte. Ci serve più continuità, abbiamo fatto un’ottima partita in Champions, poi arriviamo qui carichi e facciamo questa prestazione. Dobbiamo pedalare, alzare la testa, perché così, come ho detto, non si va da nessuna parte”.
Inter, Lautaro: “Ciò che devo dire ai compagni resta nello spogliatoio”
Lautaro ha proseguito, analizzando la partita e i meriti degli avversari: “Il Bologna è una grande squadra, oggi ha fatto meglio di noi e ha vinto meritatamente. Dobbiamo avere più continuità, essere come contro il Porto, perché il campo sarà brutto per tutti, il tempo sarà brutto per tutti. Sono qua per chiedere scusa a tutti i tifosi e a tutta la gente che ci supporta. Sono chiaro sia qui davanti al microfono che davanti ai compagni: sono una persona sola, se c’è qualcosa che mi sento di dover dire la dico”.
Sale poi la rabbia per l’attaccante campione del mondo con l’Argentina. In particolare, Lautaro si sofferma sui propri meriti e demeriti: “Io cerco di dare sempre il cento per cento, a volte la palla entra e altre no. Io lavoro sempre per l’Inter, lavoro per i compagni, lascio tutto in campo. Io sono giocatore e voi giornalisti, voi valutate quello che facciamo in campo, io quello che devo dire ai miei compagni lo dico in spogliatoio”.
Chiusura sulla mancanza di continuità da parte dell’Inter: “Proprio quello che ho detto prima. Siamo a meno diciotto dal Napoli, qualcosa non va bene. Dobbiamo lavorare tantissimo: io, la squadra e il mister”.