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Inter, Bastoni: “Anche noi calciatori facciamo sacrifici. Sono tra i migliori nel mio ruolo”

Inter, Alessandro Bastoni (credits: Andrea Rosito)
Inter, Alessandro Bastoni (credits: Andrea Rosito)

Le parole del difensore dell’Inter Alessandro Bastoni sul canale YouTube di Alessandro Cattelan nel podcast Supernova: tra sacrifici e spogliatoio

Titolarissimo in nerazzurro ma anche con l’Italia, Alessandro Bastoni è ormai da diversi anni uno dei giocatori più forti al Mondo nel reparto difensivo.

Un ruolo che nel 3-5-2 disegnato all’Inter da Simone Inzaghi, l’ha sempre visto protagonista.

Non solo arretrato, ma spesso anche palla al piede, in impostazione con diversi assist ma anche in finalizzatura grazie agli inserimenti senza palla.

Di questa sua posizione e di tanti altri aspetti di campo ha parlato Bastoni in una chiacchierata avuta con Alessandro Cattelan nel podcast Supernova, andato online su YouTube.

Inter, le parole di Bastoni

L’intervista di Bastoni è iniziata parlando di tutto quello che significa essere calciatore: “Nel mio percorso ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste, che mi aiutano a mantenere le motivazioni sempre alte. A volte la gente pensa che siano solo gli operai a fare i sacrifici, ma essere calciatori non è facile. Si gioca ogni due giorni, dormo a casa 2-3 volte a settimana e siamo sempre lontani dalle nostre famiglie. Guadagniamo tantissimo, è vero. Ma il tempo non te lo ridarà mai pià nessuno“.

Sulla sua passione per i colori nerazzurri ha poi detto: “Il mio tifo è nato grazie a mio papò, con cui ho visto la finale del 2010. Quando all’Atalanta ci giocavo contro dovevo pensare ai miei interessi, poi quando arrivi a giocare per la squadra che ami è il massimo. Non dovevo più dividere risultato e fede in quanto ora sono accumunate”. E sulla leadership: “Io parlo negli spogliatoi, ma non è essenziale. Anche Lautaro e Barella si fanno sentire molto, ma non stiamo solo ad ascoltare. Non c’è più il nonnismo di una volta per fortuna, che ho provato anche all’Atalanta. Fortunatamente c’è più cultura ora”.

Alessandro Bastoni, Italia (Imago)
Alessandro Bastoni, Italia (Imago)

Sul ruolo e il futuro

Sul passato e il presente, il difensore dell’Inter ha detto: “Ho esordito con Gasperini ma poi sono finito nel dimenticatorio. Avevo 17 anni. Il mio consiglio, in ogni campo, è quello di cambiare quando non si viene riconosciuti abbastanza“. E ha poi detto: “Oggi sono tra i migliori nel mio ruolo, sono uno dei primi che spinge così tanto in attacco. In Nazionale non posso farlo perché non giochiamo così. I migliori difensori? Per senso della posizione Chiellini, nell’anticipo Cannavaro, nel colpo di testa Van Dijk, per senso del gol Ramos e per i lanci, io!“.

In conclusione, Bastoni ha parlato del suo rapporto con i social: “A volte manca il rispetto nei nostri confronti, non puoi insultarmi la famiglia o augurarmi le peggio cose per un errore. I social hanno portato questa idea. Poi c’è chi si lascia scivolare le cose e chi meno: per me insultare dopo un errore è controproducente. Ci sono una cattiveria e un senso di invidia incredibili“.