Da Wembley a Wembley: Inghilterra, il ritorno di Rooney
L’ex attaccante di United ed Everton tornerà a giocare con l’Inghilterra due anni dopo l’ultima volta. Lo farà per beneficenza e per raccogliere l’omaggio di Wembley, pronto a salutare il giocatore con più gol nella storia della nazionale inglese
Da Wembley a …Wembley. 11 novembre 2016, l’ultima partita di Rooney con la maglia dell’Inghilterra. Che presto, però, diventerà la penultima. Già, perché l’attaccante di Liverpool tornerà ad indossare la maglia della sua nazionale. Lo farà nello stesso stadio. Dall’altra parte non ci sarà la Scozia come due anni fa, ma gli Stati Uniti. La terra che, calcisticamente parlando, ha accolto Wayne giusto qualche mese fa. 20 partite di campionato, 12 gol il bottino raccolto fin qui, con il suo DC United che però è stato eliminato dal Columbus Crew nello spareggio per la qualificazione ai playoff. Fatale proprio un suo errore dal dischetto, un vero scherzo del destino, non troppo divertente.
Tristezza, tanta. Il modo migliore per ritornare a sorridere? Il classico “it’s coming home“. Rooney tornerà ad indossare quella maglia che ha già vestito in 119 occasione. Con tanto di 53 gol messi a segno, mai nessuno come lui nella storia della nazionale inglese. Nel novembre di due anni fa in panchina c’era sempre Southgate e la partita finì con una netta vittoria per 3-0, con un suo assist finale per la rete di Cahill. Si giocavano le qualificazioni al Mondiale, mentre con gli Stati Uniti sarà solo amichevole. Nel mezzo il ritiro definitivo di Wayne, datato agosto 2017. Sono passati 15 mesi, ma il tempo pare essersi fermato.
E per una giusta causa, anche. Il match contro gli USA darà, soprattutto, un sostegno economico alla The Wayne Rooney Foundation International, fondazione di beneficenza che si muove a sostegno di tante buone cause, tra cui l’NSPCC, ospedale che lavora per la prevenzione delle malattie ai bambini. La speranza è che con l’amichevole di Wembley, illuminato per l’occasione con i colori dorati della Fondazione, si possano raccogliere circa 500 mila sterline che saranno destinate a varie organizzazioni di beneficenza.
Sarà la partita numero 120 della sua carriera con l’Inghilterra e la giocherà con la fascia al braccio: “Un grande onore per me, il più grande della mia carriera – ha raccontato l’ex attaccante di United ed Everton al sito della FA – ringrazio il Ct e la Football Association per avermi dato l’opportunità di scendere in campo per la mia fondazione. È giusto che questo match sia contro gli Stati Uniti e spero che tutti i tifosi possano divertirsi. Sono rimasto enormemente impressionato dai progressi dei giovani inglesi, spero che la mia esperienza possa essere loro d’aiuto. Cercare di aiutare gli altri è un mio chiaro obiettivo. Ho avuto la fortuna di avere una carriera lunga e di successo, con un gran numero di persone che mi hanno dato una mano a realizzare i miei sogni. La mia Fondazione mi consente di restituire qualcosa a quattro enti di beneficenza, i quali svolgono un lavoro estremamente importante”.