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Infantino: “Vinicius a capo di un gruppo di giocatori per punire il razzismo”

Le parole del Presidente della FIFA sulla piaga del razzismo

Il Presidente della FIFA Gianni Infantino ha rilasciato una lunga intervista al sito Reuters.com in cui ha nuovamente affrontato le problematiche legate al razzismo. Questa volta, però, ha annunciato una novità interessante: Infantino, infatti, ha espressamente richiesto a Vinicius di mettersi a capo di un gruppo di giocatori che proporrà punizioni più severe in caso dovessero ripresentarsi episodi simili a quello di Valencia

 

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 L’intervista di Infantino

Infantino ha cominciato la sua intervista annunciando misure drastiche contro qualsiasi altro episodio razzista:Non ci sarà più calcio in caso di razzismo. Le partite dovrebbero essere interrotte immediatamente quando questo accade. Adesso basta”. Il presidente della FIFA ha poi proseguito: Ho chiesto a Vinicius di guidare un gruppo di giocatori che presenterà punizioni più severe contro il razzismo e che saranno successivamente implementate da tutte le autorità calcistiche del mondo. Dobbiamo ascoltare i giocatori e ciò di cui hanno bisogno per lavorare in un ambiente più sicuro. Siamo molto seri al riguardo.

 

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Applicheremo punizioni molto brusche e forti per porre fine una volta per tutte al problema del razzismo nel calcio. Non possiamo più tollerare il razzismo. Come presidente della FIFA, sento di doverne parlare personalmente con Vinicius”. Infantino ha poi esteso l’appello a livello mondiale: “Purtroppo, il razzismo non è un problema che esiste solo in Spagna. Esiste in molti, molti altri paesi. Ecco perché dobbiamo adottare misure collettive per combatterlo in tutto il mondo. Abbiamo bisogno che i governi capiscano che devono educare i bambini a scuola perché è un problema sociale, oltre che calcistico. Un atto di razzismo è un atto criminale.

 

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D’ora in poi la FIFA intraprenderà azioni legali anche con le autorità locali, ci uniremo alle denunce presentate alla giustizia locale. E lo stesso discorso vale per i social media, è molto grave e richiede la stessa punizione. I razzisti vanno identificati e banditi a vita da qualsiasi impianto sportivo“. 

Parole decisamente forti e che preannunciano un cambiamento nel mondo del calcio.