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Il primo derby da allenatore, la rosa stratosferica della Sampdoria e le ultime su Pavoletti: le parole di Juric alla vigilia

Meno ventiquattr’ore, attesa quasi finita. Ancora una notte e poi sarà ancora una volta Derby della Lanterna: il numero cento tredici tra Genoa e Sampdoria. Il primo da allenatore del Genoa di Ivan Juric, che da giocatore ne ha vinti tre consecutivi con il ‘maestro’ Gasperini in panchina. Quella panchina sulla quale Juric domani pomeriggio non potrà andare, causa squalifica di domenica scorsa in casa con l’Empoli. “L’allenatore però credo che in panchina conti e che si senta poco, non esserci mi dispiace però – le prime parole dell’allenatore dal Signorini, che sull’avvicinamento alla sfida da allenatore continua – È stato molto diverso, da giocatore ti carichi e quello che succede succede, da allenatore devi prepararla. Dove la vedrò? In un posto dove potrò vedere con calma le soluzioni tattiche”. Assente Juric, in panchina andrà il suo secondo Corradi. “Cosa gli dirò? Faremo una chiacchierata sulle varie situazioni, sui giocatori che possono subentrare, parleremo di quello”.

Ultime indicazioni, suggerimenti su di un Genoa che alla sfida con la Sampdoria arriva “abbastanza bene, anche se ci manca qualche punto che avremmo meritato. Al di là delle tante assenze però la squadra la vedo bene, l’ho vista serena, non so se sarà un bene o un male – sorride Juric – Noi favoriti? Vuol dire che fino ad oggi abbiamo fatto un po’ meglio dì loro, sono contento perché vuol dire che abbiamo lavorato bene”. Sul possibile vantaggio di avere in rosa tanti giocatori che hanno già giocato il derby della lanterna. “Magari chi lo ha già vissuto arriva esasperato alla gara, viceversa chi non l’ha mai vissuto può giocarlo con più spensieratezza. Il derby è il derby, ma noi come detto siamo sereni”. Sull’avversario di giornata. “La forza della Sampdoria? “Guardando la loro rosa a me sembra stratosferica, hanno Muriel, il mio Budimir, Cigarini in panchina, Praet in mezzo, Fernandes costato tanto. E poi Quagliarella, un mercato così mi sembra di sognarmelo. Deluso quindi dal loro andamento fino ad oggi? Hanno ceduto tanto, ma hanno anche comprato giocatori di valore, se noi avessimo fatto un mercato così come minimo avremmo dovuto lottare per la champions”.

Sul collega Giampaolo e la possibilità di cambiamenti in vista alla sfida al suo Genoa. “Ho dei dubbi che cambi qualcosa, può succedere ma lavora così dall’inizio dell’anno e ci sono movimenti, automatismi sui quali si lavora tanto. Può succedere, penso di no, poi magari mi sorprendono”. Tornando ai suoi ragazzi, sulla condizione degli infortunati e le scelte in vista del derby. “Rigoni sta bene, ieri si è solo fermato precauzionalmente per affaticamento. Gentiletti od Orban? Penso che giocherà Orban”. Dalla difesa all’attacco. “Pavoletti oggi ha fatto parte dell’allenamento con noi, ma non vedo molte possibilità che giochi. È libero di testa, verrà in panchina poi vedrò, ma la vedo dura. Ocampos? Ha ancora un po’ più di paura a calciare. Pandev? Da lui mi aspetto una grande partita, giocherà nel posto dove gli piace di più e dove può incidere”. A chiudere la conferenza una battuta sulle parole di ieri di Preziosi, che ha ricordato di come a Bologna senza Juric il Genoa abbia portato a casa i tre punti. “Io penso che il derby lo si prepari dall’inizio del ritiro, dove dosi poi presentare in partita per fare tutto quello che si è provato fino alla vigilia”.