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Il Lecce riparte da Rizzo: “Sono qui per coronare il mio sogno e quello di tutta la città”

Pronti, partenza, via. Il nuovo Lecce ricomincia da Roberto Rizzo, 55 anni, salentino di San Cesario, scelto dalla società giallorossa per salvare la stagione. Toccherà a lui, soprattutto, dare continuità al progetto tattico iniziato 10 mesi fa con Pasquale Padalino, che ha fruttato 72 punti in classifica, a due giornate dalla fine del campionato.

“Il nostro obiettivo, all’inizio della stagione, era centrare la promozione diretta in Serie B; purtroppo non ci siamo riusciti – ha dichiarato il ds Meluso nella conferenza stampa di questo pomeriggio al Via del Mare -. Nonostante ciò, penso che Padalino abbia fatto un lavoro positivo. Il suo esonero? É stato inevitabile: a due giornate dalla fine del campionato, sarebbe stato impossibile pensare di affrontare i play-off con l’handicap della contestazione dei tifosi. Il fattore ambientale è fondamentale per ogni squadra. E quando, alla possibilità di risanare l’ambiente, si è aggiunta anche quella di ingaggiare un grande allenatore come Rizzo, non abbiamo più avuto dubbi”.

Il Lecce si (ri)mette nelle mani di un leccese, affiancato dal collaboratore Raffaele Tumolo, dal preparatore atletico Paolo Redavid, dal vice Sandro morello e dal preparatore dei portieri Luigi Sassanelli. Ex calciatore giallorosso, Roby-gol per i tifosi – legati al ricordo di una sua rete decisiva in un derby col Bari -, Rizzo, l’artefice del miracolo con la Primavera dei due scudetti e delle due Coppa Italia, ha già allenato i giallorossi due volte in passato. La prima 11 anni fa, quando fu chiamato alla guida della prima squadra, in serie A, in coppia con il “tutor” Paleari e, in seguito, da “vice” di De Canio.

“Per me è un giorno bello – ha esordito Rizzo in sala stampa -. Torno sulla panchina della squadra della mia città con l’obiettivo di coronare un sogno, quello mio, della società e di tutti i tifosi. Conosco la squadra che ho a disposizione, ho seguito il Lecce dal vivo ed in televisione quest’anno e sono consapevole delle grandi potenzialità del nostro organico. In questo momento, però, la squadra ha bisogno di modificare l’atteggiamento con il quale si pone tatticamente: interverremo sotto questo punto di vista”. Una scossa, insomma, che Rizzo deve dare ai suoi (nel Lecce di De Canio, ha allenato l’attuale capitano Checco Lepore), alla ricerca della grinta fondamentale per conquistare la Serie B. “Fino ad oggi, questa squadra ha mostrato grandi cose: sarebbe stupido da parte mia disfare quanto di buono fatto negli scorsi 10 mesi, a maggior ragione ora che siamo a soli 25 giorni dall’inizio dei play-off”.

“Ciò di cui, invece, la squadra ha bisogno in questo momento – ha continuato il nuovo allenatore – è di mettere da parte il malumore delle ultime settimane, alimentato dalla contestazione degli ultras. Conosco bene i nostri tifosi, che vivono di grande amore e non di crudeli contestazioni. Probabilmente, nelle ultime settimane si sono sentiti come un innamorato respinto dalla donna che vorrebbe: ora, però, abbiamo bisogno di loro, per arrivare fino in fondo e per ‘lavarci’ la mente da quanto successo nelle ultime settimane”.

Prima dell’incontro con i suoi nuovi giocatori, però, un’ultima domanda: ha accettato subito l’offerta della società? “No, ci ho pensato prima un po’… Per una ventina di minuti”, risponde Rizzo. “Facciamo dieci, dai”, ribatte sorridendo il ds Meluso. Il Lecce, per Roberto, è una questione di cuore; riportarlo in Serie B è la missione da realizzare per la sua città.