Il “derby di Sardegna” finisce due a zero per la Torres
Passione, senso di appartenenza, amore per una bandiera e dei colori, ma anche rivalità e ossessiva ricerca della supremazia. Tutto questo è il derby e quello del nord Sardegna non fa eccezione. Da queste parti se ne sono giocati più di 100: è il più antico dell’isola. Se poi Olbia e Torres si giocano una fetta importante di stagione diventa impossibile negare che a fine gara conta una sola cosa: vincere. Il pubblico dell’Olbia lo fa capire da subito a gran voce, fin dall’ingresso in campo delle squadre: anche quello della Torres avrebbe voluto, ma questa è un’altra storia.E’ sfida nella sfida anche in panchina, tra due vecchie conoscenze della nostra serie A anni novanta, Oberdan Biagioni e Marco Sanna. L’ex fantasista del Foggia schiera subito il nuovo arrivato Paolo Dametto e la stella Andrea Cossu, entrambi ex Cagliari. Sanna punta forte in difesa sull’ex Palermo Cossentino e sulla gioiellino Musto, attaccante di proprietà del Perugia: già sette gol per lui.
Primo tempo nervoso, con molte ammonizioni, dove l’Olbia, spinta da un pubblico scatenato, schiaccia con veemenza l’acceleratore. Il giovane Mastinu, cercato proprio dalla Torres negli scorsi mesi, non si fa pregare, e con un paio di affondi mette in seria difficoltà i rossoblù di Sassari. Ma è il numero nove Camboni ad accendere il pubblico al ventesimo, con una clamorosa occasione sventata dal giovane ’95 Fadda, anche lui ex Cagliari. La Torres c’è e lentamente entra in partita, spinta dalla grinta del capitano Demartis e dalle ottime discese sulla fascia del terzino ’97 Raucci. Sono loro a creare l’iniziativa forse più pericolosa della partita: incursione del giovane terzino il cui tiro è respinto dall’olandese Van Der Want con Demartis non abbastanza bravo ad approfittarne. La pioggia battente chiude un primo tempo con poche emozioni.
Nel secondo tempo basta un minuto a Musto per far capire che la tendenza si è definitivamente invertita. E’ proprio la giovane punta romana, nel giro di venti minuti, a decidere la partita. Due gol, entrambi di testa, al sesto e al ventesimo, che ammutoliscono il pubblico olbiese, solo illuso al sedicesimo dal salvataggio alla disperata di Cossentino. La Torres rimane anche in 10 per l’espulsione di Cafiero al venticinquesimo, ma l’Olbia non sa approfittarne, con un Cossu piuttosto giù di tono. La gara si chiude con un espulsione anche per l’Olbia: è Negrean a fare la doccia in anticipo. Musi lunghi a fine partita ma nessuna contestazione. Finisce 2 a 0 per la Torres, sotto gli occhi, tra gli altri, anche del presidente del Cagliari, Tommaso Giulini.