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Dalla battaglia per l’ambiente alla passione per la moda: il mondo di Hector Bellerín, tra calcio e tematiche sociali

Alla scoperta di Hector Bellerín: dal calcio fino alle tematiche sociali

 

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Calciatore ma anche proprietario. Il ventisettenne, a settembre 2021, è diventato il secondo azionista di maggioranza del Forest Green Rovers, squadra militante in Serie D inglese (League Two). La particolarità di questo club? Adotta una politica 100% ecosostenibile. Dal nuovo stadio che verrà costruito interamente in legno alla dieta vegana per ogni calciatore e dipendente. “Le persone hanno un amore universale per il calcio, dunque non esiste una miglior industria per promuovere l’eco-sostenibilità”. Unire lo sport al perseguimento dei giusti fini. Bellerín ha sempre avuto quest’obiettivo. E con il passare del tempo è riuscito a raggiungere ciò che auspicava.

 

Tra le tante passioni di Bellerín, c’è anche quella per la moda. Il ventisettenne è da anni un’icona di questo settore. Modello ma anche designer, Hector ha saputo reinventarsi a suo modo persino in questo mondo, sfilando alla London Fashion Week e creando una propria collezione per “H&M”, realizzata con materiali ecosostenibili e venduta in tutto il mondo. 

 

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Da giovane promessa a esubero dell’Arsenal

 

Ma oltre al personaggio extra campo, bisogna concentrarsi anche sul calciatore. Sì, perché nel rettangolo verde Bellerín ha avuto una storia piena di colpi di scena. A 8 anni entra nel settore giovanile del Barça dove rimarrà fino al 2011, quando decide di dire addio a La Masia. L’Arsenal bussa alla porta del club catalano e preleva lo spagnolo.

 

Due anni nella primavera dei Gunners prima di un’esperienza in Championship. Una stagione con il Watford e poi il ritorno nel 2014 a Londra come alternativa a Debuchy per la fascia destra. Lo spagnolo parte inizialmente dietro nelle gerarchie di Wenger. 

 

Ma con il tempo il classe 1995 riesce pian piano a ritagliarsi il proprio minutaggio, approfittando anche dei problemi fisici di Debuchy. Dopo qualche mese diventa il titolare fisso sulla fascia destra, affermandosi come uno dei terzini destri più promettenti d’Europa. Ma il destino ha deciso di giocargli un brutto scherzo. 

 

Nel 2019 il suo crociato fa crack. Da lì non sarà più lo stesso. Da giovane stella a giocatore ai margini del progetto dei Gunners. Dopo l’infortunio, il giocatore che aveva fatto innamorare la Premier League sembra scomparso. L’occasione del riscatto arriva nel 2021. Il Betis lo accoglie in prestito secco. In Spagna il classe 1995 ritrova il sorriso.

 

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Una stagione ricca di soddisfazioni. A Siviglia Bellerín sembra aver trovato la propria isola felice. Come dimostrazione, le lacrime versate dal terzino nell’ultima gara casalinga con il Betis. Hector si siede sul prato dello stadio e scoppia a piangere. 

 

Un legame, quello con il Betis, che parte dal profondo. Una passione tramandata dal padre dello spagnolo, da sempre tifoso dei verderones. E dalle parti di Siviglia le hanno provate di tutti i colori per trattenerlo. Addirittura con una raccolta di soldi lanciata dal compagno di squadra Borja Iglesias su Twitter. L’idea non è andata a buon fine, ma basta per far capire il suo legame con il Betis.

 

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Prima uomo, poi calciatore. Bellerín ha mille sfaccettature, tutte da scoprire. Progetti da realizzare e obiettivi da perseguire, Hector, a modo suo, vuole lasciare un’impronta anche fuori dal campo. Con fantasia, inventiva ma anche determinazione. Il calcio per lui non è un semplice sport, bensì un mezzo importantissimo per diffondere i giusti insegnamenti. Senza nascondersi e mettendoci la faccia. Come ha sempre fatto.