Questo sito contribuisce all'audience di

“Daresti un passaggio a Pep?”. Guardiola e il cameraman, che storia

Finita la festa della squadra per le strade di Manchester, lo staff della sicurezza del City ha escogitato una soluzione alquanto strana per evitare che il catalano restasse intrappolato nel traffico

Il Manchester City ha festeggiato a dovere. Già, non è da tutti in Inghilterra riuscire a fare il treble, ovvero vincere in un colpo solo Premier, FA Cup e Coppa di Lega (vietato dimenticarsi anche del Community Shield). Insomma, i Citizens hanno vinto tutto quello che potevano vincere a livello nazionale. Il condottiero è stato Pep Guardiola, l'uomo dei record. Scatenato durante la parata organizzata del club per le strade della città. 

Una folla incredibile, che di tornare a casa e di avere pietà del traffico di Manchester non ne voleva proprio sapere. In tutto questo tanti anche i giornalisti presenti. Fra cui il cameraman della BBC, nonchè grande tifoso del City, Mark Hilton: "Era finito tutto, stavo per lasciare la zona riservata ai media – ha raccontato – la squadra si trovava sul retro della cattedrale e sul palco non c'era più nessuno. Stavo per andarmene e un addetto alla sicurezza è venuto da me e mi ha chiesto se stessi andando via. Io gli ho risposto di sì e lui mi ha chiesto: "Non è che potresti dare un passaggio a Pep, vero?".

Quel Pep ovviamente è Pep Guardiola. L'allenatore catalano aveva manifestato la sua intenzione di tornare al suo hotel, ma le strade erano ancora gremite e i suoi uomini della sicurezza non erano entusiasti dell'idea. Insomma, era necessario trovare il modo per non dare nell'occhio. La soluzione? Caricare lo spagnolo sul furgoncino della BBC.

"Come ho risposto? "Come? Lo devo portare a casa?". Non ci credevo – ha continuato a raccontare Mark – una volta caricato a bordo avrei voluto baciarlo in bocca. E' stato molto simpatico lungo tutto il tragitto. Avevo il sorriso più grosso e più sdolcinato che si possa immaginare. Era pazzesco". Insomma, un'esperienza indimenticabile. Così come lo sarà il Manchester City di Guardiola.