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Gravina: “Subita una forte lacerazione, dobbiamo ricompattarci”

Le dichiarazioni del presidente della FIGC, Gabriele Gravina al Festival dello Sport di Trento

Intervenuto al Festival dello Sport di Trento, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina ha commentato la situazione di Zaniolo e Tonali. 

 

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FIGC, le dichiarazioni del presidente Gravina

 “Tonali e Zaniolo? Non era una vicenda preventivata e preventivabile. A questa situazione abbiamo risposto con coerenza e rispetto nei confronti delle istituzioni e della maglia azzurra. La ludopatia è una piaga sociale che interessa diversi giovani. La ludopatia non è un problema del calcio , ma un problema sociale. Corrode dall’interno, senza guardare in faccia. Noi faremo tutto il possibile”, così il numero uno della federcalcio. “Centrare l’Europeo per noi è fondamentale e importante per diverse ragioni. Spalletti è arrivato con grande entusiasmo, sono contento del suo lavoro. Per me è molto affascinante vedere la sua cura nei dettagli. La sua motivazione è di grande stimolo per tutti. Ieri abbiamo subito questa forte lacerazione, adesso dobbiamo ricompattarci. Quella di domani è una gara difficile soprattutto per motivi psicologici, ma non nelle motivazioni. Spalletti farà un grandissimo percorso”.

 

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Su Euro 2032: ” È stata la vittoria del calcio italiano, rappresenta uno stimolo per metterci a lavoro. L’idea era 2028, ma abbiamo scelto 2032 perché ci consente di adattare gli stadi che riterremo idonei a ospitare la fase finale di questo europeo. Abbiamo 3 anni di tempo per guadagnare idee, progettare e realizzare”.

 

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Sugli stadi: “Nella nostra visione Euro 2032 rappresenta opportunità per l’ammodernamento delle strutture sportive. Non deve limitare all’individuazione di cinque stadi. C’è un processo per rendere più facile la realizzazione dei nostri progetti. L’auspicio è che il 2032 possa essere l’elemento del risveglio, che tocca le coscienze di ognuno di noi per capire quanto sia importante avere una struttura di proprietà.Ci sono tre stadi ritenuti idonei dalla Uefa: Torino, Milano e Roma.Ci sono altre realtà con progetti esecutivi e buona parte del finanziamento. Il problema dell’individuazione dei cinque stadi entro il 1° ottobre 2026 non è un problema, ma non è un punto d’arrivo”.