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Golden boy tra talenti di domani e mercato di oggi

Colloqui di calciomercato a tavola e ragazzi d’oro che aspettano qualche mese per esserlo ufficialmente

Venticinque nomi. I talenti del domani ma che sono già così decisivi nel presente. Il Golden Boy 2023 sta per prendere una direzione – premiazione il 4 dicembre a Torino – che è (quasi) un’investitura. In vent’anni lo hanno vinto Messi, Mbappé e Haaland per citarne alcuni. Gli ultimi due sono andati a Barcellona nelle mani di Gavi e Pedri.

 

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 Come è andata la prima manche del Golden Boy

Una serata, a Solomeo (Perugia), ospiti di Brunello Cucinelli nel teatro da lui costruito e a lui intitolato e per la cena nella sua azienda. Girando in platea e poi per i tavoli, si respira l’atmosfera di “vacanza” dal campionato ma senza mai staccare il pensiero dalle proprie squadre. L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta seduto al tavolo con Federico Cherubini a parlare di calcio e non solo. L’incontro con Lina Souloukou, amministratrice delegata della Roma, prima degli interventi sul palco: “Parlato di mercato e di Lukaku? No, solo rapporti e politiche societarie”. Comunque un appuntamento a fine ottobre quando Inter e Roma si sfideranno a San Siro. 

 

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Il campo è sempre presente. Ma soprattutto il mercato: “Lautaro è il nostro capitano. Rappresenta il presente e il futuro dell’Inter e c’è la volontà di continuare insieme”, parola di Marotta (clicca QUI per la sue parole complete). Che fa eco a quelle di Alejandro Camano, agente dell’argentino: “Speriamo e ci aspettiamo di trovare un accordo”.

Calciomercato che non dorme mai. Perché tra un intervento e l’altro sul palco e tra antipasto e primo una parola in vista di gennaio viene sempre scambiata. Colloqui in italiano, inglese ma anche francese. Tutto il mondo del calcio che guarda al futuro è rappresentato nelle varie lingue delle trattative. Ma anche bilanci. La seconda sosta del campionato lo permette: “Il Napoli deve fare gruppo per oltrepassare il momento difficile ma non mi risulta che il gruppo sia contro Garcia è sicuro Federico Pastorello -. Invece su Arthur ero sicuro. Non mi aspettavo nulla di diverso in questo bell’avvio di stagione: ha passato un anno difficile a Liverpool ma non è mai mancato di professionalità. Voglio ringraziare pubblicamente la Fiorentina”.

 

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Tavoli di dirigenti, di procuratori  ma anche vecchie conoscenze del calcio italiano. Chissà quanto avranno parlato di Lazio in un tavolo tutto biancoceleste Mauri, Peruzzi e Giannichedda.

Poi l’altro padrone di casa, oltre a Cucinelli, Guido Vaciago, direttore di Tuttosport: “Il mondo del calcio si sta evolvendo e noi come Golden Boy abbiamo il dovere di seguirlo. Parliamo dell’Arabia Saudita che si compra Ronaldo e Benzema ma non è così. Non solo almeno. Stanno cambiando il mondo di approcciare il lavoro con i giovani. In Italia a 23 anni sei ancora un ragazzino, negli altri campionati già decidi le partite che contano. Non è un caso che abbiamo solo Scalvini nella lista. Da quest’anno ci basiamo su un algoritmo che prende in considerazione partite giocate, il loro peso e quanto incidono i ragazzi. Solitamente nel giro di tre anni i giocatori inseriti nella nostra lista moltiplicano il loro valore di 3.5-4.5 volte, come moltiplicatore”. Escludendo già top come Bellingham e Musiala, troppo facili: “Della lista mi piacciono proprio il centrale dell’Atalanta, Vermeeren e Alejandro Baldé. Appuntamento al 4 dicembre , dunque, per il nuovo Golden Boy.

A cura di Nicolò Severini