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Juventus, Giuntoli: “Pogba? Aspettiamo l’ultimo grado di giudizio”

Le parole di Cristiano Giuntoli, Football Director della Juventus, nell’intervista prepartita della gara contro il Napoli

Ad aprire la 15ª giornata di Serie A è il big match fra Juventus e Napoli, in scena all’Allianz Stadium a partire dalle 20:45. I bianconeri hanno vinto sette delle ultime nove partite e ora affrontano gli azzurri reduci dalla sconfitta contro l’Inter. Nel pre partita, il Football Director della Juventus, peraltro ex della partita, Cristiano Giuntoli ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di Dazn. 

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Juventus-Napoli, le parole di Giuntoli nel prepartita

C’è una grande emozione nel vedere tanti ragazzi che hanno condiviso con me tanti anni della mia vita. E’ emozionante“, ha detto Giuntoli a Dazn prima di Juventus-Napoli.

Poi, sul caso Pogba: “Aspettiamo l’ultimo grado di giudizio prima di dire la nostra, dovremo confrontarci con il suo entourage“. 

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Sull’incontro con i giocatori del Napoli al Gran Galà del Calcio: “Mi ha fatto piacere rivederli, ci siamo salutati. La vita è questa e ora sono molto contento di essere alla Juventus, penso al presente“.

Sulle differenze tra Napoli e Juve: “La Juventus è un club molto seguito nel mondo, con una pressione mediatica superiore. Come professionisti dobbiamo concentrarci sul presente e così stiamo facendo. Sono molto contento“. 

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Su Chiesa: “Federico può giocare tranquillamente sia da punta che da esterno, ha un grande tiro e tecnica. Allegri è molto bravo perchè lo fa giocare sì da seconda punta, ma parte molto esterno. Abbiamo un modulo storto, che in fase di non possesso diventa spesso un 4-4-2. Ora sta molto meglio anche fisicamente“.

Ancora Giuntoli, sul momento della Juventus: “Stiamo facendo un percorso di crescita molto importante. Come dice il mister dobbiamo pensare al presente. Fare bene oggi vuol dire prendere punti da una diretta inseguitrice“.

Infine, sul suo tifo per i bianconeri: “Essere qui è una crescita personale. La fede da bambino e il papà contano, ma la cosa più importante è la crescita professionale“.