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“Gigi, ti regalerei il Mondiale”. “Ivan, la mia maglia ti aspetta”. Buffon-Rakitic, quando la stima va oltre i colori: dalle parole di ieri all’abbraccio di stasera

E’ iniziato con un “Gigi è davvero unico, se potessi gli regalerei io il Mondiale”. E’ proseguito con un “Se un bambino nel mondo disegna un portiere, disegna Buffon“. E si è chiuso così: “Caro Ivan, la mia maglia ti sta aspettando”. Ma anche con una battuta da parte del numero uno bianconero a proposito di quel Mondiale che Rakitic gli regalerebbe: “Come portiere potrei anche giocare, ma farlo come centrocampista nella Croazia al tuo posto potrebbe non essere una grande idea, lo dico per il tuo bene“.

Uno scambio di battute, dalla conferenza pre gara di Champions League ai social del portiere bianconero. Parole di stima per il calciatore ma anche per l’uomo. Buffon e Rakitic, tanta stima reciproca. Quel sentimento che va oltre i colori, sempre. Anche in una serata di Champions League. Una sfida, quella di stasera, iniziata ieri con quelle dichiarazioni che prima del fischio d’inizio di Juventus-Barcellona si sono trasformate in un abbraccio (nella foto in alto). Di quello tra avversari che si rispettano, che stimano così. Due avversari che si aspettano a fine partita per chiudere la gara così come l’hanno iniziata, con un abbraccio e (finalmente) lo scambio una maglia che occuperà un posto speciale nelle rispettive collezioni.