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Fiorentina, Sousa: “Il mio futuro? Sono sempre stato chiaro, sono concentrato sulla squadra: il calo è solo mentale”

Forse la conferenza più attesa della sua stagione: Paulo Sousa in sala stampa dopo una settimana difficile, dalla sconfitta nel derby alle voci sul futuro, dalle critiche dell’ambiente ai colloqui con Andrea Della Valle. Domani al Franchi arriva il Sassuolo, la Fiorentina cerca la vittoria per ritrovare sorrisi e serenità e per non mollare le speranze di quarto posto. Alla vigilia, parola al portoghese che ha parlato del momento viola, del suo futuro e del rapporto con la società: “Abbiamo sempre l’opportunità di parlare del futuro col presidente, l’ho sempre detto. Mi ritengo una persona chiara, frontale, che ha sempre detto tutto con spirito costruttivo per migliorarci tutti. Lo facciamo sempre, non soltanto questa settimana. Il ciclo che Della Valle vuole aprire con me? Difficile parlare di progetti in questo Paese, nella mia testa c’è sempre la voglia di lavorare con tutto me stesso per questa Fiorentina. Lavoro continuamente per questo, sono concentrato su questa squadra e sui miei giocatori: il mio primo progetto è cercare di migliorarli. Le cene? Cerco sempre di essere il più onesto possibile, a volte è difficile essere diretti e serve tenere qualche segreto. Mi è dispiaciuto molto leggere una notizia non vera da parte vostra, questo ha compromesso anche la mia chiarezza nei vostri confronti. Il pubblico scettico? Non devo convincere loro, sono loro che devono convincere me. Questa città è sempre stata presente nei momenti difficili in passato, forse questo è un modo di criticare da parte loro ma la storia mi dice che questa città c’è sempre nelle difficoltà. Dobbiamo dare di più per avere la loro fiducia e alimentare il rapporto di sincerità reciproca, per farli sentire sempre più orgogliosi. Ed il risultato è un elemento importante per la felicità di Firenze“.

E’ soprattutto il futuro a tenere il banco nelle parole di Sousa, ma anche il difficile momento della squadra nei risultati: “La realtà dice che abbiamo certi tipi di giocatori e per forza dobbiamo puntare alla qualità. Abbandonare qualcosa che è già parte di loro non è il passo giusto, tutti siamo cresciuti in settimana. Una settimana anche diversa, con tante persone intorno… Purtroppo abbiamo visto che ancora una volta il dominio sull’avversario ed il numero di opportunità ad Empoli non è stato sufficiente per vincere, ma dobbiamo dare continuità e ritrovare concretezza. Sperando di interrompere la striscia negativa… Gli attributi? Ho visto in settimana la voglia e la necessità di tirare fuori tutto, continuando ad essere fieri delle qualità della squadra allo stesso tempo. Per ripagare tutti quelli che continuano a credere nel nostro gioco. Io a Firenze un altro anno? Non ne riparlo. Il calo della squadra? Principalmente mentale. I numeri ci dicono che in tutta la seconda parte di stagione abbiamo corso di più, fatto più scatti, più accelerazioni… I medici ci dicono che negli altri anni a questo punto solitamente c’era un calo muscolare ed un aumento di massa grassa, mentre noi abbiamo invertito questo dato. Sul piano fisico stiamo bene, ci manca intensità mentale. Zarate? Credo sia un giocatore che rompe gli equilibri in due modi: vicino alla porta ha caratteristiche che creano difficoltà agli avversari, stiamo cercando di introdurlo al meglio per avere equilibrio in questi break che lui crea. E’ un ragazzo che si è integrato, è pronto ad aiutarci sia dall’inizio che a partita in corso. La risoluzione del contratto? Non ci penso neanche, non posso rispondere a questa domanda. In passato una delle condizionanti è stata la qualità ed il riconoscimento del nostro lavoro, ma fondamentalmente il riconoscimento del lavoro dei ragazzi che ci ha portato nuove opportunità. Il Sassuolo? E’ la squadra che è cambiata meno, sta facendo molto bene ed è difficile da affrontare. Pressa alta, difende bene, fa bene le transizioni offensive. Dobbiamo essere veloci nelle nostre decisioni”.