Fiorentina, rifinitura pre Atalanta: show dei tifosi al Franchi
“The Final Countdown”. Il Franchi apre le porte così, rimandando un po’ tutti alla fine degli anni ottanta, alla Fiorentina di Baggio e Antognoni. Sì, c’è anche l’Unico Dieci – lo chiamano così da queste parti – ad assistere all’ultimo allenamento dei viola prima della semifinale di andata di Coppa Italia contro l’Atalanta.
Giancarlo osserva Chiesa che stampa un destro potentissimo sulla traversa. Spera che la palla, in partita, possa cascare giusto un paio di centimetri più in basso. Un po’ come nel 2001, quando la Fiorentina di Mancini la Coppa Italia la portò a casa veramente.
Dall’altra parte c’era il Parma di Thuram, Cannavaro e Malesani. In viola c’era sempre un Chiesa. Non Fede, ma Enrico. Che in quella stagione ne fece 27, tantini insomma. C’è il suo zampino nell’ultimo trofeo della storia della Fiorentina. Poi il fallimento, la C, la B e l’arrivo dei Della Valle.
La risalita, infine. Fra soddisfazioni e anche qualche delusione. Fra cavalcate entusiasmanti e coppe solo sfiorate. I tifosi, adesso, ci credono. Al Franchi, nonostante l’orario, sono venuti in qualche migliaio: “Per essere di Firenze vanto e gloria” recita uno striscione in Tribuna Maratona. In bella mostra, con Simeone e compagni che a turno si soffermano a guardarlo. A fine allenamento sono tutti là sotto a lanciare maglie e pantaloncini in segno di gratitudine: “Facciamo la storia per Davide” urlano i tifosi. Tanti applausi, mano alla fronte a mo’ di saluto come ormai i ragazzi di Pioli fanno sempre per ricordare il loro capitano.
“Si respira un’aria bella con i tifosi” Ha detto Pioli in conferenza. Sì, perché la Fiorentina non ha mai perso nel 2019. Nove partite senza sconfitta, un 7-1 alla Roma che al Franchi non hanno ancora dimenticato. Ora l’Atalanta di Gasperini, che l’ultima volta è andato via da Firenze urlando. Di rabbia, però. E che, a questo giro, spera in un esito diverso