Fiorentina, Milenkovic: “Amo questo club, le ambizioni sono alte. Vlahovic…”
Nikola Milenkovic si prepara alla sfida contro la Juventus. Dal rapporto con Dusan Vlahovic all’ammirazione per Italiano
Intervistato da Repubblica, Nikola Milenkovic ha analizzato l’imminente sfida tra Fiorentina e Juventus (in programma oggi, sabato 3 settembre alle ore 15.00) del suo grande amico Dusan Vlahovic. Cresciuti insieme in Serbia, Milenkovic ha le idee chiare sulla gara contro l’attaccante bianconero: “Rispetto la scelta di Dusan, siamo amici fin da piccoli e le nostre scelte non devono influire sulla nostra amicizia. Comunque, in campo non ci sono amici, penserò soltanto alla Fiorentina e alla vittoria”.
Successivamente, Milenkovic ha analizzato anche la sua scelta di rimanere a Firenze e il rapporto con Vincenzo Italiano.
“Restare a Firenze? Ho ascoltato il mio cuore”
Dopo una breve battuta sulla sfida a Dusan Vlahovic, Milenkovic si concentra sulla sua permanenza alla Fiorentina. In questo senso, un ruolo decisivo è stato ricoperto dall’allenatore del club viola, Vincenzo Italiano.
“La conferma di Italiano è stata molto importante per me, ma non solo” – spiega il difensore centrale serbo. “Le ambizioni del club, la voglia di crescere. Gli investimenti sulle strutture, come il Viola Park. Ho ascoltato il mio cuore, ho dato peso ai miei sentimenti. Amo questa città, questo club”.
Il rapporto con Italiano e le ambizioni della Fiorentina
Successivamente, Nikola Milenkovic torna sul rapporto con Italiano. Come detto in precedenza, la sua conferma in panchina è stata molto importante per la permanenza del difensore serbo. “Mi sta aiutando tanto nella mia crescita. Italiano ha la capacità di farci sentire tutti dentro il progetto di squadra. È uno dei suoi segreti”– spiega Milenkovic. “Il suo è un calcio moderno, propositivo, che vuole dominare le partite”.
Infine, sulle ambizioni della Fiorentina: “L’obiettivo è migliorare l’anno scorso, quindi entrare nelle prime sei. Poi ci giochiamo la Conference League – spiega Milenkovic. “Una volta che ci sei, perché non pensare di arrivare in fondo?”.