Fantacalcio: Napoli – Juventus tra calcio e teatro. Ecco i 6 protagonisti da schierare
Denti avvelenati, “panchine dorate” (e mancate di un soffio), ex che hanno spezzato il cuore e la città della “Grande Magia” di Eduardo De Filippo. Domenica sera al San Paolo sembrano esserci tutti gli elementi teatrali per andare in scena con un grande spettacolo. Chi saranno i 6 protagonisti della pièce?
Higuain: ammesso che ci sia una partita dove non si debba schierare l’attaccante argentino, quella di domenica per lui sarà la sfida nella sfida. Al Napoli ha già segnato due volte in due scontri (che in statistica significa un sonoro 100%) ma questa volta il coefficiente di difficoltà sarà più alto: non giocherà tra le mura amiche ma in quello che verosimilmente sarà un girone infernale. Ma è anche vero che per un giocatore che in questa stagione ha già timbrato 19 volte il cartellino, il fattore campo potrebbe diventare chiacchiera da bar.
Cuadrado: il colombiano, nel 4-2-3-1 di Allegri, si esprime alla grande. Quando ingrana la marcia è imprendibile. Se lo ricorda bene Reina che niente ha potuto fare se non concedere il rigore (della discordia), durante la partita di andata in Coppa Italia. A tratti, in questa e per questa Juve, sembra imprescindibile. Quando? Per esempio nella sfida di andata contro i partenopei in campionato: dribbling, superiorità numerica e tre occasioni create. Insomma Higuain l’ha decisa, ma l’uomo in più della Juventus è stato decisamente lui. Titolare? Eh sì.
Bonucci: se qualcuno avesse dubbi, anche se non immaginiamo da dove possano venire, vi ricordiamo che: in campionato, all’andata, ha sbloccato la partita con un sinistro sotto la traversa da attaccante vero. In Coppa Italia ha formato, con Pjanic, la coppia che ha giocato più palloni della formazione bianconera. Il centrale della Juve (e della Nazionale) copre, imposta e guida, da vero leader, il reparto difensivo. Nota a margine: nelle partite complicate il più delle volte mette in scena prestazioni impeccabili. Ovvio titolare? Forse sì, ma era un dovere specificare.
Insigne: prestazioni d’autore sia nella sfida di campionato di ottobre, sia in quella di Coppa Italia di febbraio. In entrambe le occasioni manda in gol, con due gioielli, Callejon. L’uscita dal campo per Giaccherini in campionato aveva fatto non poco rumore. E anche in Coppa Italia, imbeccata per il compagno spagnolo nel gol del momentaneo vantaggio e un numero incredibile di palloni giocati (più di tutti i compagni). Nella città e verso la maglia cui è tanto legato, chissà che gli venga più facile aumentare i 12 gol segnati finora. L’anno scorso, contro i bianconeri al San Paolo, segnò l’1-0. A voi le conclusioni.
Mertens: nella trasferta contro la Juventus a Torino Bonucci e Barzagli non avevano avuto grossi problemi a gestirlo. Nel tridente di Sarri, anzi, era stato il meno brillante. Ma, numeri alla mano, dal 29 ottobre al 2 aprile ci sono: 17 gol, tra cui la doppietta-vittoria all’Olimpico contro la Roma, la rete al Real Madrid in Champions e qualche giocata da cineteca. Senza contare il perfetto adattamento al ruolo di punta centrale che l’allenatore appena premiato (non a caso) con la Panchina d’oro, gli ha cucito addosso. La difesa della Juve, Domenica al San Paolo, avrà sicuramente qualche pensiero in più e un giocatore in eccellente forma.
Koulibaly: sembra una scelta molto rischiosa perchè allo Juventus Stadium, nelle sfide di campionato e Coppa Italia contro i bianconeri, non aveva sicuramente brillato. Anzi, prestazioni macchiate da qualche disattenzione di troppo. Le più gravi quelle del pestone – rigore su Dybala e la svirgolata di testa nel raddoppio di Higuain in Coppa. Però il senegalese è fisico e solido, sembra sempre difficile sovrastarlo nel corpo a corpo. Prova ad aiutare in costruzione e, quando non esagera, è di grande aiuto ai compagni. In campionato, all’andata, aveva tenuto bene su Mandzukic. Non poco. Avrà imparato dagli errori? Secondo noi sì.