Fabio Silva: un predestinato che ha imparato a cadere

Attaccante giovane ma maturo: una traiettoria tra la delusione in Premier e ritorno di fiamma in Liga
Ha un viso da adolescente, eppure ogni passo racconta la storia di una corsa in salita. Fábio Silva nasce a Gondomar il 19 luglio 2002 e a 17 anni già scrive il suo nome nella leggenda del Porto: più giovane esordiente e più giovane marcatore nella storia del club.
Fabio a quell’età impressiona tutti: dagli allenatori ai compagni di squadra. Sergio Conceicao, dopo averlo visto per le prime volte, arriva a dichiarare: “Ha tutto per affermarsi ad alti livelli”. La consacrazione avviene durante la Youth League del 2018-2019, vinta con il suo Porto. In quell’occasione realizza 5 gol e inizia a farsi conoscere da tutta Europa.
Nell’estate del 2020 avviene il passaggio in Premier: destinazione Wolverhampton, che con i portoghesi ha un feeling particolare. Il giocatore diventa l’acquisto più costoso della storia dei Wolves, superato poi da due “Matheus”: Nunes nel 2022 e Cunha nel 2023.
La Premier, però, si rivela un terreno arido: solo 4 gol in 62 presenze tra alti e bassi, in una crescita mai decollata. Le pressioni sono tante e lo stesso Silva arriva a dichiarare che forse avrebbe fatto meglio a restare un altro anno nel suo Porto.
Da prodigio a girovago per l’Europa
I Wolves smettono presto di considerarlo centrale nel progetto. Così comincia per Fábio Silva una lunga serie di prestiti, necessari per ritrovare spazio, ritmo e fiducia. Nel 2022 si trasferisce all’Anderlecht, in Belgio, dove gioca con continuità: 32 presenze e 11 gol, ma soprattutto il ritorno di quei lampi di talento che avevano stregato il Porto pochi anni prima.
Seguono altre due tappe fondamentali nel percorso di crescita: nel gennaio 2023 si unisce al PSV Eindhoven, dove vince anche una coppa d’Olanda, poi nel gennaio 2024 ai Rangers. Due esperienze brevi, ma formative: di adattamento, sacrificio e apprendimento, che preparano il terreno per quello che sarà il suo vero ritorno.

La rinascita a Las Palmas
È proprio la breve permanenza in Spagna, dal 30 agosto 2024, a segnare il suo rilancio: 10 gol e 3 assist in 24 presenze in Liga non bastano a evitare la retrocessione, ma riaccendono la sua carriera europea.
Quella di Fábio Silva è la storia di un predestinato che ha imparato a cadere e, soprattutto, a rialzarsi. Ha affrontato la bocciatura inglese, si è rinnovato in Spagna, ha conquistato credito, mentalità e maturità. Oggi è un profilo giovane ma allo stesso tempo maturo e motivato con la Roma che potrebbe essere il prossimo capitolo del suo percorso di rinascita.