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Lazio, Fabiani: “Ci sono stati richiesti 6-7 giocatori”

Il direttore sportivo della Lazio Fabiani
Lazio, Fabiani

Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Mariano Fabiani, fa il punto sui biancocelesti a pochi giorni dalla gara contro l’Hellas Verona

La Lazio è attesa dalla gara di Serie A contro l’Hellas Verona.

A due giorni dalla sfida, il direttore sportivo dei biancocelesti Angelo Mariano Fabiani ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio.

Il direttore sportivo esordisce così sulla questione relativa all’indice di liquidità: “Questo istituto non riguarda solo la Lazio, è un qualcosa che riguarda tutte le società ma è facilmente risolvibile con alcune uscite. Questo non impedisce alla Lazio di fare operazioni, poi va inserito nella politica di ogni singola società”

Fabiani prosegue: “Facciamo una premessa così chiariamo, noi abbiamo iniziato un nuovo percorso partito qualche tempo fa. Questo percorso ovviamente non poteva essere ristretto a un anno solo, è un nuovo ciclo che ha una durata minima di tre anni come tutti i cicli. Quest’estate mi sono preso la responsabilità insieme al presidente di dare vita e corso a un nuovo progetto. Ricordo che ci sono state anche critiche giustificate perché costruttive, ma quando qualcuno ha un suo modus operandi lo deve adottare per il bene della società e dei tifosi”.

Fabiani: “Tutti sono cedibili”

Il dirigente ha poi parlato del mercato: “Ci sono stati chiesti Rovella, Dele-Bashiru, Castellanos e Tavares. La Lazio ha molti nomi appetibili sul mercato, ma noi non dobbiamo smontare la squadra ma puntellarla”.

Sulla possibile partenza di Isaksen ha dichiarato: “Ripeto, tutti sono cedibili e nessuno è incedibile. Se c’è una richiesta per Isaksen la società valuta il sostituto di Isaksen, se il sostituto garantisce prestazioni simili o migliori allora si prende in considerazione l’offerta per Isaksen, altrimenti Isaksen non si muove”.

Marco Baroni, allenatore Lazio. Credits Photo: Domenico Bari

Lazio, le parole di Fabiani

Fabiani riguardo alla questione falconiere ha concluso: “Mi sono fatto più di un’idea, dovrebbe calare un sipario su questa faccenda. Juan ha chiesto scusa, si è reso conto di aver fatto una cosa che non doveva fare e si è pentito. C’è chi può accettare le scuse, dico che oggi è in convalescenza, la salute è un diritto e finché ha un certificato medico daremo tutto il supporto”.

Il dirigente ha aggiunto: “Poi la faccenda sarà affrontata su altre questioni, la società da subito ha emesso un comunicato. La cosa che mi dispiace è che intorno a questa vicenda e a questa debolezza ci si stia speculando. Questa è una cosa seria, se uno vuole farsi un’operazione è libero di farla ma c’è un codice etico da dover rispettare”.