#Euro2016, Girone B: le cinque curiosità da sapere
Let’s go, si parte. Un mese di emozioni, un mese di Europei (10 giugno – 10 luglio) Aneddoti, storie e curiosità. Girone per girone, squadra per squadra. E i protagonisti sono davvero tanti. Oltre ai soliti noti, poi, si aspettano le outsider: forse le più interessanti da scoprire. Chissà. Intanto è tutto pronto, si continua col Girone B (Inghilterra, Galles, Slovacchia, Russia): ecco le 5 cose più curiose da sapere. E tu, le conoscevi?
1. HAPPY BIRTHDAY ENGLAND
50 anni e sentirli tutti. Potrebbe essere questa la scritta sulla torta di compleanno dell’Inghilterra. Quest’anno, infatti, compie mezzo secolo la Coppa del Mondo 1966, l’ultimo – nonché unico – alloro internazionale vinto dagli inglesi. Un anniversario a cui i sudditi di Sua Maestà avrebbero fatto volentieri a meno. Troppo grande l’onta di non vincere nulla ormai da decenni per gli inventori del gioco del calcio. “Ma questo è l’anno buono”, si sente dire da più parti. Ma non è mai stato così. Un girone di qualificazione dominato – con 10 vittorie su 10 partite, con il secondo miglior attacco e la miglior difesa – giovani promettenti e giocatori d’esperienza, ma soprattutto Vardy&Kane, 49 gol in Premier quest’anno. Basta? Lo sperano tutti in Inghilterra, soprattutto capitan Wayne Rooney, che vorrebbe alzare al cielo un altro trofeo 50 anni dopo Bobby Moore.
2. PRINCIPE DEL GALLES
Lo sa bene Messi, che ancora oggi in Argentina convive con l’ingombrante ombra di Maradona. Non conta quante coppe hai vinto con il tuo club, quanto tu sia forte e decisivo. Per diventare la leggenda del tuo popolo devi vincere con la tua Nazionale. Se possibile trascinandola da solo al successo. E Gareth Bale ha fatto tutto questo: 7 gol nelle qualificazioni, secondo posto nel girone e prima partecipazione del Galles all’Europeo. Obiettivo centrale, come Bale nessuno mai: ora i Dragoni sono una squadra forte e rispettata. Certo, con l’aiuto dei vari Ramsey, Allen e Robson-Kanu, tutti sapientemente guidati dal CT Chris Coleman. Ma in ogni fiaba c’è sempre un eroe: e qui non è altro che Gareth Bale. Ora non sarà più un’eresia definirlo il miglior giocatore della storia del calcio gallese. Con buona pace di Ryan Giggs, Ian Rush e Mark Hughes.
3. CENERENTOLE A CHI?
Sono cinque le nazionali debuttanti in questa edizione allargata dell’Europeo, tutte ben distribuite nei vari gruppi. Tranne due, che si trovano insieme nel girone B: Galles e Slovacchia. Ah ok, un girone facile per Russia e Inghilterra. Beh, non proprio. Nel percorso di avvicinamento a questi Europei, la Slovacchia è riuscita a battere i campioni della Spagna, ponendo fine ad un’imbattibilità nelle qualificazioni che durava dal 2006. Allo stesso modo il Galles ha sconfitto il Belgio durante i gironi, conquistando a suon di vittorie la seconda piazza, davanti ad Ucraina e Bosnia. Due scalpi importanti a due delle nazionali favorite per la vittoria di questo Europeo, che non potranno far star tranquille Inghilterra e Russia. Quindi occhio alle due “cinderellas” perché nella lotta per gli ottavi di finale Slovacchia e Galles sono più dentro che mai.
4. NUOVE LEVE
Il CT della Russia Leonid Slutsky ha diramato lunedì la lista dei 23 calciatori che parteciperanno ad Euro 2016. Tra loro, un portiere brasiliano e un difensore tedesco. No aspetta, non vale. Non si può fare. Calma. E’ tutto in regola. Guilherme Marinato e Roman Neustädter sono i primi giocatori stranieri ad essere naturalizzati russi. Il primo grazie alla lunga militanza in maglia Lokomotiv Mosca, il secondo per le origini dei genitori. Entrambi hanno ottenuto la cittadinanza e per questo il ha deciso di aggregarli alla spedizione. Un aiuto “straniero” al quale il CT Slutsky non ha voluto rinunciare, ma che ha creato non poche polemiche nella madre patria.
5. CHRIS, LOOK WHO’S BACK
Il 16 giugno, in una sfida tutta british, scenderanno in campo Inghilterra e Galles, con tante piccole sfide all’interno della stessa partita. Ma la più interessante è quella tra i due allenatori: Roy Hodgson e Chris Coleman. L’unico incrocio tra i due è datato 1997, quando entrambi militavano nel Blackburn Rovers. Hodgson era l’allenatore, Coleman il suo difensore. Da allora le loro strade si sono divise, sfiorandosi solamente nel 2007 quando, per i pochi mesi di interregno di Lawrie Sanchez, l’inglese non subentrò all’esonerato Coleman sulla panchina del Fulham. Ora a distanza di quasi vent’anni dall’ultimo incontro potranno ritrovarsi, per capire se l’allievo ha superato il maestro.
di Marco Juric