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Euro 2024, la Croazia: allenatore, giocatori e modulo degli avversari dell’Italia

Alla scoperta della nazionale croata, avversario dell’Italia a Euro 2024

Si alza il sipario su Euro 2024 per l’Italia. Gli Azzurri hanno conosciuto gli avversari che affronteranno nel gruppo B: sono Spagna, Albania e proprio la Croazia. Ancora a secco di trofei in una competizione internazionale, Modrić e la sua generazione hanno dimostrato al mondo intero di potersela giocare contro chiunque negli ultimi anni. Gli europei in territorio tedesco rappresentano, forse, una Last Call per una nazionale che avrebbe meritato sicuramente qualcosa in più di una seconda o terza posizione. L’eterna seconda riuscirà a regalarsi la prima gioia europea?

 

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Zlatko Dalić, il ct che tiene il rosario nella mano destra

Traghettore e devoto alla cattolicesimo: ecco perchè Dalić stringe un rosario a bordo campo. Cresciuto nel periodo della dittatura di Tito, il piccolo Zlatko era ministrante nella chiesa francescana di Livno, la sua città natale. Nel bel mezzo della sua carriera da calciatore, non può esimersi dalla chiamata che non aspetta e non risparmia nessuno, la guerra. Non ebbe compiti di combattimento bensì di supporto logistico. La fede gli ha insegnato a vivere con umiltà e dignità, senza mai abbattersi anche davanti alla difficoltà. Valori che hanno fatto breccia nel cuore di Brozović e compagni, lui che sulla panchina della Croazia nemmeno doveva sedersi. Arrivato quasi per caso tra il malcontento generale: “Resto solo se andiamo in Russia”, oggi è una vera e propria icona del calcio croato. Dal 2017, Dalić ha conquistato due argenti (Russia 2018 e Nations League 2023) e un terzo posto (Qatar 2022). Comunque andrà, Zlatko non sarà mai dimenticato: per i risultati ottenuti e per la sua genuinità di gesti come quello del rosario stretto intorno alla mano destra.

 

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Non solo Modric e Brozovic: la Croazia si affida (anche) ai giovani

Modrić, Brozović e Kovačić: a pensarci bene, quante nazionali vantano di un centrocampo di questa qualità? Quasi certamente una competizione che ha il sapore di un One Last Dance, per i tre centrocampisti che sono stati il manifesto calcistico di questo Paese. Ma non solo: tra gli altri, spuntano i nomi di Lovro Majer e degli “italiani” Mario Pašalić e Nikola Vlašić.

 

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Un grande punto di domanda incombe sulla figura di Ivan Perišić. A causa dell’infortunio al legamento crociato anteriore che lo terrà lontano dai campi molto probabilmente fino alla fine della stagione, ci si chiede se l’ex Inter potrà essere a disposizione di Dalić per Euro 2024. Esperienza, uomo spogliatoio e simbolo di una generazione che ha saputo andare oltre i propri limiti.

In difesa Gvardiol e Šutalo hanno dimostrato, nel corso delle qualificazioni, di essere affidabili. Sono solo quattro i gol subiti, sinonimo di un reparto che si intende molto bene e che rappresenterà il presente e il futuro di questa nazionale.

Il modulo

Un minimo comune denominatore: la difesa a 4. Al centro della difesa una coppia rocciosa e granitica. Ai lati, due terzini che spingono sulle fasce in fase di ripartenza pronti per dare una mano ai due esterni nel più classico dei 4-2-3-1 o alle ali in un 4-3-3. Le fortune della nazionale croata passano dal centrocampo: il nucleo del gioco di una squadra che punta sulla qualità e sulle geometrie del reparto tra i più completi in Europa. Eleganza, esperienza e tecnica accompagnano la punta. Per una maglia da titolare sarà corsa a tre tra Kramarić, Petković o Budimir.

Last Call. Per Kanye West è il titolo della traccia che chiude “The College Dropout”, l’album del suo esordio pubblicato nel febbraio del 2004. Analogalmente, per la Croazia, Euro 2024 sarà l’ultima possibilità – o meglio, l’ultima chiamata – per cercare di alzare al cielo un trofeo, per una generazione d’oro che ha fatto sognare e divertire un intero popolo, unito sotto la stessa bandiera.